Totti, un mese per la firma

29/07/2013 alle 10:16.

IL TEMPO (A. AUSTINI) - Un mese scarso per trovare un’intesa, prima che il fastidio di questi giorni diventi un peso insopportabile. Totti si è posto una scadenza: vuole iniziare il campionato con il contratto rinnovato. Per altri due anni, in modo da poter arrivare alla soglia delle 40 primavere con gli scarpini ancora ai piedi, e a cifre non troppo distanti



Il capitano sperava che alle recenti dichiarazioni pubbliche di PallottaFrancesco farà sempre parte della Roma») seguisse un’accelerazione sul contratto. Invece ieri è partito verso gli States senza certezze, se non quella di incontrare di nuovo il presidente che seguirà la squadra da domani a Kansas per tutta la tournée. Allo stato attuale è praticamente impossibile che la firma possa arrivare in America: al di là di qualche parola rassicurante, infatti, Pallotta non potrà andare visto che la discussione sul contratto è ai primi passi.

Negli Usa è volato insieme a Zanzi anche il neo Baldissoni, che tra i tanti compiti ereditati da Baldini ha quello di risolvere il nodo-. Può essere l’uomo giusto, visti gli ottimi rapporti con il capitano e il suo entourage. ha già incontrato un paio di volte il commercialista di , Leonardi, l’ultima qualche giorno fa. La società preferirebbe un primo rinnovo fino al 2015 con opzione per un altro anno. Se la durata sembra un ostacolo non insormontabile, l’intesa economica è più complessa. In ballo c’è anche il contratto che lega il capitano al club per altri cinque anni nelle vesti di dirigente: gli americani vorrebbero rivederlo senza però rinunciare al «ambasciatore» in futuro. Eventuali accordi a latere sugli sponsor (la Nike?) possono facilitare la trattativa: la Roma non sottovaluta l’importanza stategica del capitano nel marketing e nel merchandising.



Ma ha dimostrato di essere ancora
indispensabile soprattutto in campo: nell’ultima amichevole in Grecia, tanto per cambiare, è stato lui a guidare la rimonta. Tornato in «tiro» dalle vacanze, gli ha concesso la massima libertà sul ruolo: un po’ come faceva con Zeman, partendo da sinistra può muoversi e inventare a piacimento. Ora serve quella firma per ridargli il sorriso che sembra aver perso da un po’. Tranne la frecciatina alla presentazione delle maglie - «questa è l’ultima» si sta tenendo dentro il disagio. A Riscone, non a caso, si è tappato la bocca. Oggi, invece, è atteso alla conferenza di inizio tournée a Kansas insieme a e Bradley: riuscirà a trattenersi?



Per il momento è rimasto in Italia a presidiare Trigoria con che raggiungerà la comitiva a Washington. Dopo aver incontrato gli agenti di Gervinho (gli stessi di ) il ds si è concesso una domenica di sostanziale relax a Roma, pronto a ripartire per Milano e/o l’Inghilterra. L’ivoriano è a un passo, manca solo l’accordo con l’ che arriverà intorno ai 7 milioni: Gervinho spera di raggiungere i nuovi compagni durante la tournée. Borriello ha chiesto di essere ceduto e non è partito con la squadra dopo una discussione con che ha coinvolto anche il procuratore. Per il bene del gruppo, la Roma ha lasciato a casa il centravanti ma non intende «consegnarsi» al per accontentarlo: chiede un conguaglio di 3 milioni per girare Gilardino ai giallorossi e «accollarsi» lo stipendio di Borriello che, a sua volta, vuole tornare in Liguria solo in prestito.



Osvaldo aspetta il Liverpool mentre la Roma non ha perso le speranze di mandarlo al Southampton. E intende comunque sostituirlo: se non sarà Gilardino, c’è sempre Hernandez nel mirino. Nel frattempo l’Inter ha chiesto Marquinho, trovando terreno fertile a Trigoria.