CORSPORT (M. EVANGELISTI) - Erano pari grado di fatto, anche se in teoria un direttore generale vale più di un direttore sportivo. Inoltre erano pari e patta quanto a stipendio: 600.000 euro annuali a testa. Franco Baldini e Walter Sabatini insieme costituivano la spina dorsale della Roma (...). Baldini non ha finito il
Baldini non ha finito il 2013 per sua scelta, volontaria anche se non è misurabile quanto spontanea. Sabatini ama ripetere con autoironia che allo stesso modo lui non finirà il 2013 perché schiantato dagli sforzi che sta sostenendo nella ricerca di un allenatore dal nome pregevole e di giocatori che riaccendano le passioni della tifoseria. Non è vero però che siano stati contrasti reciproci a portare il direttore generale alla scelta di dimettersi. Mentre l’azionariato e i vari ruoli all’interno dell’organigramma cambiavano un po’ troppo vorticosamente, Baldini e Sabatini sono rimasti fermi ai loro posti, continuando a collaborare. Con diversità di opinioni di tanto in tanto e con buona volontà di superarle.
Per esempio in questa vicenda dell’allenatore Baldini ha sponsorizzato con decisione Rudi Garcia, un uomo che ha convinto Sabatini ma non ha ottenuto il suo voto per la semplice ragione che il direttore sportivo ritiene il suo nome non abbastanza conosciuto da soddisfare la piazza bollente.
La doppia sconfitta subita nelle vicende Mazzarri e Allegri è stata il gocciolone che ha fatto traboccare un vaso già colmo. Però Baldini lascia in eredità anche i buoni uffici che ha messo in tavola per convincere Sabatini a firmare il prolungamento di una stagione del contratto con la Roma. Al momento della firma, poi, il ds sembrava esitare e il pari grado è intervenuto con una risata e l’invito perentorio a non rompere le scatole e a siglare l’accordo. (...)
