Dopo Aurelio meglio un giovane

12/05/2013 alle 10:37.

IL MESSAGGERO (P. LIGUORI) - Una cosa Andreazzoli l'ha detta giusta: non posso essere un giorno un genio e il giorno dopo un somaro. Dalle stelle alle stalle , come sulle Montagne Russe del Luna Park. Da Trigoria, esce un giorno lo spiffero di cessioni di giocatori al massimo livello ( De Rossi, Osvaldo) per far quadrare i conti e il giorno d

Intanto, conquista pieni poteri. Tutto può succedere nella Roma di oggi: si vince a Firenze e si perde miserabilmente con il Chievo. Si dice che la squadra soffra le piccole società, noi lo speriamo, visto che stasera si gioca a S.Siro e domenica con il . Ma non è così: la Roma si aggiusta contro le squadre che fanno gioco, perché ha titolari capaci di qualunque prodezza, ma non ha nessun gioco suo da imporre, quando deve necessariamente attaccare e concludere. È una squadra lenta quando imposta il gioco , perché Daniele quest'anno ha un passo lentissimo. È una squadra più incomprensibile che imprevedibile. E l'informazione non aiuta: troppo spesso registra tutto e il suo esatto contrario, senza sintesi, né critica. Sbaglierò, ma anche questa caccia a Allegri o Mazzarri puzza di sceicco. Non sarebbe più semplice cercare qualche giovane bravo e appassionato, per ricominciare? Pensate a Colantuono o Maran, pensate a Eusebio Di Francesco. Ricordate quando Montella sembrava troppo poco?