Una prodezza a cui è stato dato ampio risalto sulla stampa internazionale: dalla Spagna — «As» ha titolato «Uno zapatazo a 113 km/h frena la Juventus» — alla Francia (France Football e L’Equipe), passando per il Sudamerica («Totti faz golaço») fino ai paesi anglofoni in cui il suo gol, il numero 279 con la maglia della Roma, è stato definito «Thunderbolt», «Rocket» e «Cannon shot», fulmine, razzo e colpo di cannone. Che Francesco stia vivendo una seconda (o forse terza) giovinezza lo dimostrano non solo il suo fisico asciutto (un po’ di merito ce l’ha di sicuro anche Zeman) come non si vedeva da anni, ma anche i suoi numeri. Con quello segnato a Buffon è salito a quota 9 gol in campionato: lo scorso anno, con Luis Enrique, di questi tempi era fermo a 4; due anni fa, con Ranieri, a 3. E non sembra avere voglia di fermarsi. Domenica, a causa del giallo rimediato per il fallo su Pirlo nel primo tempo, salterà la trasferta di Bergamo per squalifica ma ha già avvisato il Genoa, prossimo avversario dei giallorossi all’Olimpico: «Segnerò una doppietta». Per superare Nordahl, che con 225 reti lo precede di una sola lunghezza al secondo posto della classifica dei marcatori di tutti i tempi, ma anche per spingere la Roma ad una rimonta che fino a sabato sembrava impossibile