CORSERA (B. TUCCI) - Forse meglio pensare alla partita di sabato con lInter che non a quella di lunedì scorso a Bologna. Perché si è vista una Lazio abulica. Zero aggressività e poca cattiveria. Lo ha riconosciuto anche Petkovic che ha amme
Ecco il grande problema. Il pensiero vola allora al prossimo match contro lInter. Si giocherà allOlimpico e, fra le mura amiche, i giovanotti di Petko suonano tutta unaltramusica. Sarà necessario risfoderare la velocità e la grinta che hanno caratterizzato la Lazio dei tempimigliori. Attenzione: sono vietati i passi falsi, altrimenti la Champions si allontanerà pericolosamente. Allora, non cè dubbio: contro la Fiorentina ha giocato una grande Roma, ripetutasi con lAtalanta. Proprio quella disegnata da Zeman: aggressività e cinismo. Tutto bene, dunque, tranne due problemi che i dirigenti di Trigoria hanno il dovere di risolvere al più presto: Stekelenburg e De Rossi. Più eclatante il secondo caso, naturalmente, per le implicazioni economiche che comporta. Capitan Futuro guadagna diversi milioni di euro lanno.
Non può continuare ad essere considerato un panchinaro. Ergo, se Zeman sarà ancora ilmister della Roma, De Rossi deve esser ceduto. Subito, a gennaio. Sono contrario a mandar vie le «bandiere» di una squadra, ma siamo a un bivio. Ci vuole coraggio e la scelta, in questo caso, non significa temporeggiare, ma decidere. Lo stesso dicasi per il portiere, costato oltre 8 milioni di euro. Allora, che si vuol fare: lasciarlo in panchina per venderlo a fine stagione con sconti da Porta Portese?