IL MESSAGGERO (C. GUASCO) Un pozzo senza fondo. Più la procura di Cremona scava e più si amplia il perimetro dellinchiesta sul calcioscommesse. Alla lista degli indagati si sono aggiunti di recente nuovi nomi, calciatori di secondo livello
E leffetto Gegic, lo zingaro che si è costituito lunedì e che da due giorni racconta al gip Guido Salvini di partite truccate in serie A, dei soldi ai giocatori e di altri gruppi che alteravano i risultati dei match. Non solo. Al di là delle dichiarazioni di Gegic, le indagini sono in costante evoluzione, è «ampiamente in atto lattività istruttoria», molte partite sono ancora da esaminare, devono essere svolti numerosi interrogatori, oltre che «incidenti probatori e accertamenti tecnici». I nomi per i quali il pm ha chiesto la proroga indagini sono 33, un elenco che comprende giocatori, allenatori e dirigenti. Tra i personaggi di spicco: lallenatore della Juventus Antonio Conte, Mimmo Criscito - a cui il coinvolgimento nellinchiesta costò il posto agli Europei - il difensore della Nazionale e della Juve Leonardo Bonucci, Stefano Mauri, Giuseppe Sculli, Bobo Vieri, lex milanista Kaladze, il presidente del Siena Massimo Mezzaroma e il suo responsabile tecnico Giorgio Perinetti. Sulla proroga deciderà il gip e le parti potranno opporsi.
LA POSIZIONE DI MAURI - Il capitano della Lazio, secondo laccusa, avrebbe partecipato alle scommesse sui match anche per cercare di migliorare la classifica della propria squadra. «Siamo sereni e tranquilli - dice il suo avvocato Marco Melandri - La richiesta di proroga non ci stupisce. La procura continua a cercare riscontri alle dichiarazioni di quattro pentiti». Mauri, si legge nellordinanza, «manifestava la sua costante disponibilità, a favore del gruppo degli zingari, ad alterare in cambio di denaro il risultato di partite della Lazio nel campionato 2010-2011, favorendone la vittoria anche ai fini di una migliore posizione in classifica. In concreto partecipava quantomeno alla manipolazione delle partite Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio del 22 maggio». Amico di Zamperini, «tramite lui si metteva in contatto con Gegic e Ilievski» e intratteneva «una fitta rete di rapporti diretti e telefonici con alcuni degli associati, in data prossima o coincidente con le partite, e in particolare con Zamperini, che costituiva il costante strumento di mediazione tra il gruppo degli zingari e i calciatori, corrotti o corruttibili, della serie A». Stefano Mauri è inoltre indagato per riciclaggio dalla procura di Berna, incappata in un conto svizzero intestato ai genitori del giocatore.
IL GIALLO BONUCCI - Prosciolto dallaccusa della procura federale, che aveva chiesto per lui tre anni e sei mesi di squalifica. Uscito di scena a Cremona con la trasmissione degli atti a Bari. Leonardo Bonucci sembrava non dovesse avere più niente a che fare con linchiesta e invece si scopre che il suo nome figura fra le richieste di proroga. Insomma, il pm Di Martino continua a indagare su di lui. Il difensore della Juventus è stato chiamato in causa dal suo ex compagno di squadra al Bari, Andrea Masiello, per Udinese-Bari che il ristoratore Di Tullio propose di truccare. «Ne parlai con Bonucci, Salvatore Masiello, Belmonte e Parisi. A Udine Salvatore Masiello contattò Simone Pepe», ora alla Juve, «chiedendogli se voleva acquistare una Ferrari». La combine alla fine saltò. «Per quanto non avessimo raggiunto laccordo io, Bonucci, Belmonte e Parisi agevolammo la segnatura di tre reti».