Di certo c’è che in difesa Zeman dovrà fare a meno dello squalificato Burdisso e probabilmente anche di Taddei (ieri fermo), e se al centro non ci sono dubbi per la coppia Castan-Marquinhos, sulle fasce sono in tre per due maglie, ammesso che Piris sia a disposizione. Qualora non ce la facesse, Zeman avrebbe un problema in più, anche perché l’unico difensore da portare in panchina è il diciassettenne Romagnoli, che solo dopo la partita raggiungerà il ritiro dell’Under 19. Niente da fare per Stekelenburg fra i pali: il portiere olandese, anche lui assente dalla partita con il Parma, non si è allenato neanche ieri e contro il Torino in porta andrà nuovamente Goicoechea.

Scelte obbligate a centrocampo, dove in assenza di De Rossi e Tachtsidis a fare il regista basso andrà Bradley, fresco di gol con la nazionale statunitense, mentre gli intermedi saranno Pjanic e Florenzi, anche lui reduce da una settimana imporante, quella che l’ha visto esordire nell’Italia di Prandelli. Quanto all’attacco, Destro resta favorito su un Osvaldo non al meglio della condizione, anche se ieri si è regolarmente allenato e Zeman lo ha provato in partitella al centro del tridente completato da Totti e Lamela. Mattia, scontata la squalifica che gli ha fatto saltare il derby, è però pronto a rimettersi la maglia che si era sfilato dopo la rete al Palermo e quella contro il Torino potrebbe essere la sua occasione.

Sicuri del posto Totti e Lamela, con l’argentino a caccia dell’ottavo gol consecutivo. Il programma di ieri prevedeva una doppia seduta di allenamento, ma dopo la sessione mattutina (alla quale non hanno preso parte Stekelenburg, Taddei, Piris e Tachtsidis), Zeman ha preferito annullare quella del pomeriggio e lasciare il resto della giornata libero alla squadra. Squadra che si ritroverà a Trigoria questa mattina per la rifinitura, al termine della quale il tecnico diramerà la lista dei convocati: molto della formazione anti Toro si capirà da lì.