IL ROMANISTA (D. GALLI) - Alla Roma serviva una giornata così. Occorreva una ventata dottimismo, dopo le polemiche dei giorni scorsi. A portarla ci ha pensato James Pallotta. «Sei un numero uno». Totti glielo ha detto in italiano.
Il presidente ha voluto salutare ogni giocatore. Ha fatto i complimenti a De Rossi per il suo inglese fluente, ai neo papà Lopez e Bradley ha fatto gli auguri, con Osvaldo ha commentato le playlist (a proposito, in quella del presidente spicca "Paradise City", votatissima sulla pagina Facebook della Roma). Oltre che con i giocatori, Pallotta si è intrattenuto con i membri dello staff tecnico. Zeman compreso, naturalmente. A Trigoria è piaciuto parecchio latteggiamento colloquiale, scanzonato, del presidente. Al diavolo la forma, perché là nella East Coast conta la sostanza, Pallotta non è cambiato di una virgola. È lo stesso del tuffo in piscina a gennaio, gesto-simbolo di una società che non doveva, e non deve, avere mai paura di nulla. È rimasto fedele al personaggio. A se stesso. Un esempio? Quando è stata scattata la foto di gruppo con lo staff, si è messo a sedere per terra. Quando è uscito da "Big Trig", non è schizzato via. Si è fermato a firmare autografi. Ha anche tentato di firmare un curriculum vitae che un tifoso gli stava consegnando. Quando lautista gli ha spiegato di cosa si trattava, il presidente non lha restituito. Se lè tenuto.
Poi, altro siparietto. Poco prima di lasciarsi alle spalle piazzale Dino Viola, ha scorto una canotta dei Celtics. È rimasto di stucco. La indossava un inviato di Rete Sport. «Come è andata la riunione?», gli ha chiesto il giornalista. «Ma quale riunione», è stata la risposta in tono guascone di Pallotta, reduce invece da un Consiglio di amministrazione importante. È stato infatti approvato il progetto di bilancio chiuso a giugno con una perdita di 58,4 milioni (sarebbe di 54,8 milioni, ma poi vanno considerate le tasse...). Il grosso del buco sarà tamponato dallaumento di capitale da 50 milioni. Lo ha chiarito la società nel comunicato diffuso in serata: «Le risorse necessarie saranno reperite attraverso un incremento dellesposizione per anticipazioni su contratti in essere e con interventi degli azionisti, per come deliberato dallAssemblea del 30 gennaio 2012». Oltre che nella generale crisi dei mercati, il club ha individuato le responsabilità di un passivo che si è appesantito di ulteriori 28 milioni rispetto al 2011 nella mancata partecipazione alla Champions. Nonostante levidente situazione di difficoltà, si legge nel comunicato, «la società ha comunque proseguito la propria strategia di sviluppo dellarea tecnica». La squadra. I numeri. Poi una cena. E che cena. Pallotta è stato ospite dellavvocato Cappelli, vicepresidente della Roma e ponte tra Unicredit e il club, in un elegante villino nel cuore dei Parioli. Gli ospiti? Cera la Roma. Cera Pannes, cerano Baldini e Sabatini, Fenucci e Baldissoni, cerano il socio americano Alex Zecca e il responsabile della sicurezza Guido Gombar. Ma cera anche Roma. La città. Quella che conta. Cerano i costruttori Parnasi e Toti e il presidente della Figc, Abete. E cera il sindaco Alemanno. Chissà, magari tra una portata e laltra potrebbe essersi discusso anche dello stadio di proprietà. Per il presidente è una priorità. O meglio, a giudicare dai dati di bilancio, lo è per la Roma.