Oggi Dodò può spiccare il volo

28/10/2012 alle 10:28.

IL ROMANISTA (D. GALLI) - È il giorno. Anzi, onde evitare di apparire eccessivamente ottimisti, può essere il giorno. Quello di Dodò, quello del debutto con la maglia della Roma, quello della prima volta vera perché l’altra volta, con l’Aris Salonicco, era un’amichevole, un test estivo, un assaggio di classe per i palati

José Rodolfo Pires Ribeiro ha superato gli ostacoli di un infortunio tremendo, di quelli spaccacarriere, col lavoro ha cambiato il suo futuro. Ha accettato l’invito di , ha salutato il Corinthians per scegliere di varcare l’oceano. Un abbraccio agli amici, un bacio alla famiglia, un arrivederci agli orizzonti di Campinas, terra natale. La sfida era la Roma, un’altra mentalità, un altro calcio. Però serviva un maestro. A Trigoria l’ha trovato. Ha trovato Zeman, ma anche tanto scetticismo: e questo chi è? È uno che viene disegnato come un giovane fuoriclasse. Uno che non sarà Roberto Carlos, ma forse anche sì. Basta aspettare, per i confronti c’è tempo: Dodò ha appena vent’anni. In attesa di conoscere il giocatore Dodò, si conosce il ragazzo Dodò. A Roma conduce una vita regolare. Ha legato moltissimo, e non sarebbe potuto essere diversamente per lingua, ed età soprattutto, con Marquinhos. Con la esse finale. Gli piace la cucina italiana, ma per quella romana ha un’autentica predilezione. Il suo piatto preferito è la pasta all’amatriciana (che però a dire il vero con Roma c’entra poco: nella Capitale la portarono i pastori di Amatrice). Ha seguito la squadra a Milano contro l’Inter e a Torino contro la , lo ha fatto anche se da infortunato era dispensato, anche se avrebbe potuto decidere di starsene a casa davanti alla Play. Ha un tecnico per maestro, ma anche qualche compagno per guida.

A Trigoria raccontano che quello che gli dà più consigli ha undici anni più di lui. Si chiama Balzaretti. Pensate. Stesso ruolo, eppure Federico ogni volta che può assiste questo ragazzo dalla chioma alla Sic. Gli spiega i principi del collettivismo zemaniano. Questione di saggezza, questione che Balzaretti guarda alla carta di identità e sa che il presente è suo, ma il futuro passa per forza per i piedi altrui. Oggi Federico non ci sarà, messo fuori causa da una lesione di primo grado. Al contrario, e magari qui c’è lo zampino del destino, Dodò si allena assieme al gruppo da inizio settimana. C’è chi a Trigoria predica prudenza, c’è chi è convinto che non abbia assolutamente 90 minuti nelle gambe e che alla fine Zeman opterà per la soluzione Marquinhos, con e Burdisso centrale. C’è chi sostiene che schierarlo titolare contro l’Udinese sia un azzardo. Proprio come quello di lasciarsi tutto alle spalle per scoprire l’Europa. Oggi potrebbe scoprire qualcos’altro. Per esempio, quant’è bello giocare per la Roma, oltre che girare per Roma