Zeman è tutta un'altra storia

10/09/2012 alle 09:29.

CORSPORT (A. GHIACCI) - Quanto possono cambiare le cose nella vita in quattro mesi? Tanto, evidentemente. Perché se si parla di Roma e si pensa alla situazione dei giallorossi tra fine aprile e inizio maggio, quattro mesi fa

ENTUSIASMO - Il 25 aprile scorso, dopo il ko casalingo contro la , Luis Enrique ha manifestato l’intenzione di lasciare la Roma. Qualche tempo dopo la scelta che ha portato al ritorno di Zeman è bastata ai tifosi romanisti per ripartire di slancio. L’entusiasmo, con il ritorno di un allenatore con cui il rapporto è stato forte nel biennio 1997-1999, è salito alle stelle. In tanti hanno voluto riavvicinarsi alla squadra: gli abbonamenti sono aumentati del 50% rispetto alla scorsa stagione. Solo merito di Zeman, quindi? In parte sì, ma non esclusivamente. Perché i risultati della rivoluzione asturiana, la prima della nuova proprietà del binomio Pallotta-Unicredit, hanno profondamente deluso le aspettative. Di più: hanno comportato la cosa peggiore che un club può immaginare, vale a dire il disamoramento del proprio pubblico. Tutto passato, ormai. Tutto alle spalle. Quello romanista, quattro mesi dopo, è tutto un altro universo. Però, anche se i risultati parlano chiaro, non significa necessariamente che Luis Enrique non potrà mai diventare un grande allenatore. (...)
 
CAMBIO - I risultati quindi sono lì a testimoniare il cambio di passo. Ma l’arrivo di Zeman al posto di Luis Enrique ha cambiato la Roma nello spirito. La conferma arriva per bocca degli stessi giocatori: prima si puntava sul possesso palla, sviluppando una grande mole di gioco per vie orizzontali, una tattica di scuola spagnola che però se non esercitata alla perfezione è banale e pericolosa. Ora no: una volta che ha il pallone, la Roma cerca di arrivare alla porta avversaria nel minor tempo possibile. Verticalità, sempre e comunque. E se i risultati dopo due giornate sono così differenti un motivo dovrà pure esserci. La Roma di Luis Enrique l’anno scorso ha iniziato il campionato perdendo in casa con il Cagliari (1-2) e pareggiando in casa dell’Inter (0-0). Zeman ha pareggiato con il Catania (2-2) e vinto stupendamente nella Milano nerazzurra (1-3). Tanto basta - e non è poco... - per annotare e sottolineare tutte le differenze del caso. Luis Enrique pareggiò la terza partita, 1-1 in casa con il Siena. (...)