L'UNIONE SARDA (F. GAGGINI) - Dallinizio o a gara in corso, quanto giocherà è un dettaglio. Anche perché nellesordio a Palermo gli sono bastati venticinque minuti per segnare il primo gol in Serie A e salvare così la faccia al Cagliari. Domani a Quartu Marco Sau avrà - inevitabilmente - i riflettori puntati addosso.
A dir il vero Ficcadenti non ha ancora deciso se farlo giocare titolare oppure dosarlo (Sau è comunque reduce da un lungo stop e non ha ancora i novanta minuti nelle gambe) e gettarlo nella mischia nella parte finale del match. È forse questo lunico dubbio della formazione anti-Roma, il tecnico lo scioglierà questo pomeriggio durante la rifinitura. Domani Sau si appresta in ogni caso ad essere uno dei protagonisti dopo la fantastica serata di Palermo. E non vorrà certo sfigurare di fronte a Zeman. Fu proprio quel campionato di Prima Divisione con la maglia D del Foggia e il boemo in panchina a cambiare la sua storia nel pallone dopo una gavetta piuttosto anonima nei bassifondi della Lega Pro, tra Lecco, AlbinoLeffe e Manfredonia. Grazie a Zeman lattaccante di Tonara (parcheggiato in Puglia dal Cagliari senza troppe aspettative) ha potuto sprigionare tutto il suo potenziale offensivo.
E oltre alla vetrina (legata appunto alla presenza di un tecnico così importante), la differenza lhanno fatta soprattutto i gol: 20 in 33 partite. Sorprendendo lo stesso Zeman che - non a caso - lanno successivo provò inutilmente a portarlo con sé in B a Pescara (ci riuscì, invece, con Insigne). Alla fine il Cagliari decise di prestarlo alla Juve Stabia, sempre tra i cadetti. Un altro (timido) tentativo ci fu anche questestate attraverso i dirigenti della Roma, ma la trattativa si arenò sul nascere. Dopo sei anni il club rossoblù ha deciso di puntare su Sau e - di fatto - lo ha blindato per tutto il mercato. «Sarà lui la vera sorpresa del nuovo Cagliari», si sbilanciò Massimo Cellino in occasione della presentazione delle nuove maglie, alla vigilia del campionato. «Ha grandi qualità, e se riuscirà a superare lo scoglio del salto di categoria può diventare un giocatore importante», ha tenuto a precisare il patron rossoblù. Visto limpatto (devastante) avuto dallattaccante sabato a Palermo al debutto in A la prima montagna è stata scollinata alla grande. Sau è entrato al 18 della ripresa al posto di Ribeiro e ha cambiato la storia del match con le sue giocate. A due minuti dal 90 ci ha messo addirittura la firma accompagnando in rete con la testa una respinta del portiere sulla girata al volo di Perico. Luomo giusto nel posto giusto e al momento giusto. E finalmente nella squadra giusta. Fabiano Gaggini La curiosità Esploso due anni fa a Foggia in coppia con Insigne E in panchina cera Zeman