"Naming rights": come si può costruire un nuovo impianto a costo zero

16/07/2012 alle 11:01.

CORSPORT (S. DI SEGNI) - Non la presero benissimo, nel 2004, i sostenitori dell’Arsenal, quando sul campanello di casa comparve il nome della Fly Emirates: lo stadio intitolato ad uno sponsor, dove sta andando il calcio? Avrebbero preferito ono

Il 2011, grazie alla , è stato l’anno zero del calcio italiano sui naming rights, anche se l’operazione non è stata ancora conclusa: poco importa ai bianconeri, se il loro tempio si chiami ancora Stadium, visto che l’assegno della Sportfive - l’agenzia che ha acquisito il diritto, ma che non lo ha ancora ceduto a sua volta - viene regolarmente incassato. A Torino possono contare su 75 milioni in dodici anni (...)

E pensare che perfino loro, i paperoni del petrolio, si sono precipitati ad approfittare dell’opportunità: la scorsa estate hanno concesso all’Etihad Airways di scalzare la vecchia targa del Ciy of Manchester Stadium per dieci anni, al modico prezzo di 168 milioni di euro. Un record. (...) Il meccanismo è consolidato nello sport americano, in Europa è la Germania il Paese che sfrutta maggiormente la vendita dei dirittI (...) La Roma è già a lavoro per consentire a uno sponsor internazionale di autografare lo stadio che verrà.