Roma ai saluti di fine anno. Lavori «extra» per Burdisso

19/05/2012 alle 11:07.

GASPORT (M. CALABRESI) - L’ultima campanella è suonata alle 12, dopo un’ora più di ricreazione che di lezione. Per sudare ci sarà tempo, prima un mese e mezzo per scaricare le scorie di una stagione, dimenticare il professor Luis Enrique e riprendere confidenza con i metodi del professor Montella, pronto a riprendersi la

Trasloco E così, mentre lo staff metteva su una partita con l’ufficio stampa e gli altri addetti di Trigoria, i giocatori erano già fuggiti negli spogliatoi: tanta la fretta di svuotare l’armadietto, alcuni sono già partiti, altri ( e ancora ) si sono goduti gli Internazionali di tennis. Tra quelli che fanno tappa fissa al Foro Italico c’è pure Lamela, che si accoda al gruppo dei dispiaciuti per l’addio di Luis Enrique e dice: «Montella? Non so nulla; io resto di sicuro». Il rito dell’armadietto non ha risparmiato neanche la truppa spagnola al seguito di Luis: il trasloco proseguirà con più calma nei prossimi giorni,ma all’uscita dello spogliatoio dei tecnici si sono già visti i primi scatoloni.

Eccezione Ultimo giorno di lavoro, ma non per tutti: per Nicolas Burdisso, anzi, è uno dei primi. La sera del 15 novembre, un fulmine squarciò la notte di Roma, con le drammatiche immagini che arrivavano dalla Colombia: sei mesi dopo quella maledetta partita (per lui e per la Roma, viste le prestazioni di chi ha preso il suo posto), l’argentino è tornato ad allenarsi con il gruppo. Il ginocchio sinistro risponde bene, il tono muscolare sta tornando quello solito e Burdisso non andrà in ferie: rimarrà fino al termine del mese ad allenarsi con il Luca Franceschi e con la Primavera, poi tornerà in Argentina e perfezionerà la condizione atletica, per provare a presentarsi a Riscone al pari dei compagni. Ritroverà Kjaer? Prima c’è da riscattarlo dal Wolfsburg. «Ho passato dei periodi non positivi, ma ora sto bene — spiega il danese a bold.dk —. Se ne sono uscito rafforzato, è anche merito della Roma». Chiusura d’obbligo per il mental coach Llorente, che sul profilo di di Luis Enrique ha commentato la foto di Lucho con una maglia nera della Roma con il suo nome. Regalo d’addio.