Lo aspetta un lavoro intenso, visto che nelle prossime settimane dovrà costruire la squadra del futuro. L’intenzione di tutti i dirigenti della Roma, per evitare quello che è successo la scorsa estate a Luis Enrique (l’attacco della prima amichevole in ritiro era Vucinic, Borriello, Menez), è consegnare al nuovo allenatore il gruppo al completo (o quasi) per la preparazione. Molti i nomi cercati e/o proposti, certa la volontà di rafforzare l’organico con giocatori non solo di prospettiva, anche se restano nel mirino giovani interessantissimi come Filip Jankovic, Markovic, Belhanda e Stambouli. Per la difesa interessa Silvestre, mentre il nome di Barrientos sembra più «caldo» di quello di Gomez tra i possibili rinforzi catanesi da offrire a Montella. Sabatini monitora la situazione di Nilmar, l’attaccante brasiliano del Villarreal appena retrocesso in seconda divisione: andrà sul mercato e la Roma lo aveva già cercato un anno fa.

Il nome importante per il centrocampo conferma l’intenzione di andare sul sicuro, con giocatori già esperti del campionato italiano: è Kwadwo Asamoah, 23 anni, ghanese, 114 partite in A con l’Udinese. Non sarà facile strapparlo ai friulani, ma una coppia Asamoah-De Rossi davanti alla difesa garantirebbe filtro, fisicità e regia permettendo di schierare un 4-2-3-1 a trazione offensiva. Il direttore generale Franco Baldini e il consigliere di amministrazione Mauro Baldissoni sono a Boston, dove oggi verrà presentata ufficialmente la tournée di questa estate: il 22 luglio amichevole a Chicago contro lo Zaglebie Lubin (in Illinois c’è una forte comunità polacca); il 25 il già annunciato big match contro il Liverpool, a Boston, nel tempio del baseball, il Fenway Park; il 28, a New York, contro i colombiani dell’America di Cali.