La Roma è stata apripista per la (parziale) revisione della tessera del tifoso, battendosi per il rilascio di un carnet di biglietti assimilabile a un abbonamento che, senza violare le norme, ne permettesse l’acquisto anche ai «non tesserati »; ha messo in vendita online i biglietti per tutta la stagione; ha aperto un punto vendita (in zona piazza Mancini) per avere i biglietti anche il giorno della partita; ha soprattutto avviato una politica lungimirante per avvicinare le famiglie allo stadio. Il settore dedicato (i Distinti Nord, 15 euro per i padre, 7 per la madre e i figli) ha fatto il record in occasione di Roma- Novara: oltre 3.800 biglietti. In precedenza, il massimo era stato ottenuto in Roma- Chievo: 1.700. Sicuramente hanno aiutato la bella giornata quasi estiva e l’orario alle 12,30, ma anche l’apertura dalle 11 alle 19 del Sole Cuore Village, il piccolo ma attrezzato campo giochi per i più piccoli, fuori dallo stadio Olimpico. Molto gradita anche la possibilità di fare foto e chiedere autografi a Fabio Borini, che è stato il giocatore che ha accompagnato la mascotte Romolo nel settore famiglie prima della gara. Continua anche l’esplorazione del pianeta social network. Il sito Futebol Finance ha stilato la classifica dei 50 profili Facebook di società di calcio più seguite e la Roma è trentesima, quarta tra le italiane. In sei mesi è passata dalla posizione numero mille alla top 30.

Su Facebook ha debuttato ieri il nuovo gioco «Fantasy Manager 2012», in cui gli utenti twork potranno gestire una società di calcio (ingaggiare giocatori, costruire uno stadio, firmare contratti di sponsorizzazione, cercare soci). Un po’ come sta facendo la Roma vera. Iniziative che non portano punti immediati in classifica, è la critica di alcuni tifosi più tradizionalisti. Meglio comperare un campionissimo. Vero, indubbiamente. Ma operare bene con marketing e merchandising può aiutare. Così come fare buone scelte anche a poco prezzo. L’ultimo caso è Marquinho, incitato a dare il massimo da una trovata di Walter Sabatini. Prima di Roma- Novara Il d.s. ha convocato il brasiliano nel suo ufficio e gli ha mostrato una maglia con il numero 7 e il nome Acquistinho, una delle tante geniali invenzioni di Kansas City 1927. «Fammi vedere chi è il vero Marquinho» è stata, in sintesi, la richiesta. Esaudita.