"La Roma presa a schiaffi senza reagire, che rabbia"

27/04/2012 alle 10:30.

IL MESSAGGERO - Progetto Roma, game over? Il giorno dopo la quattordicesima sconfitta in campionato (la sedicesima della stagione) regnano «delusione», «rabbia» e «amarezza» fra i tifosi della Roma. Nei bar, alle radio, per strada si discute delle scelte del tecnico. Di quei calciatori «che non si sono rivelati all’altezza». Dei «mancati rinforzi in difesa a gennaio», dei «dubbi» di Baldini, del futuro della squadra.

Più dei risultati, «estremamente deludenti», l’avvocato Fabrizio Grassetti, presidente dell’Utr (Unione tifosi romanisti) si sofferma su «partite e prestazioni che hanno lasciato ferite nel cuore: vedere Colantuono, Cosmi e invitare i propri giocatori a non infierire è un’onta difficilmente cancellabile. Ai dirigenti, ora il compito di fare un’analisi fredda: Se le cause sono legate all’allenatore, si prenda atto e si cambi. L’anno scorso l’ad della , Giuseppe Marotta, ha scelto Del Neri, la squadra è arrivata settima, ma lui non si è mica dimesso, ha cambiato tecnico, ha scelto e oggi la è prima in classifica. Se Baldini cambia allenatore non si deve sentire sconfitto tutta la vita». In ogni caso, Grassetti riconosce che dai tifosi «sono state apprezzate tante iniziative della società: la partnership con la Disney, l’attenzione alle famiglie, e alla memoria, con il campo a Trigoria dedicato ad Agostino Di Bartolomei». La Roma si sta strutturando come «un club europeo di primo livello», sentenzia il cantautore Marco Conidi che ricorda l’infortunio di Burdisso, i calciatori arrivati alla fine di agosto, i problemi difensivi di una squadra «umorale e malinconica» e Luis Enrique «arrivato, forse con poca esperienza di sul calcio italiano». Rimpianti? «Con un pizzico di fortuna e determinazione in più ci si poteva togliere qualche soddisfazione. In ogni caso, le qualità dell’allenatore asturiano non sono in discussione, alcune scelte, sì». Quali? « se sta bene, non deve andare mai in panchina: il è il calciatore italiano più forte di tutti i tempi. Una certezza, insieme a («un campione e un uomo a tutto tondo»), ma anche i nuovi acquisti , Osvaldo e si sono dimostrati all’altezza. Sul futuro, molto ottimismo: «L’anno prossimo la Roma sarà una squadra meravigliosa sia con Luis Enrique che con un altro tecnico». Un allenatore manager o un innovatore? «Carlo potrebbe rappresentare la giusta via di mezzo».

«La società ha cambiato tutto – secondo l’attore Massimo Ghini - un periodo di assestamento era nell’ordine delle cose anche se vedere una situazione di resa, come in certe partite, dà fastidio. Siamo una squadra, per tradizione, con uno spirito gagliardo, di lotta, il famoso core testaccino». E adesso? «Bisogna continuare ad avere fiducia, investire sul rinnovamento e sulla valorizzazione dei giovani. Un progetto è camminare insieme anche nella sofferenza. Questa squadra ha enormi potenzialità e grandi margini di crescita. Se Luis Enrique si sentirà nelle condizioni di proseguire, bene, altrimenti bisogna puntare su un altro maestro di calcio».