CORSERA (B. TUCCI) - Sette giorni per capire se il prossimo anno la Lazio giocherà in Champions. Sabato sera il Napoli allOlimpico, mercoledì dopo Pasqua la Juventus a Torino. Una settimana di fuoco in cui i biancazzurri dovranno dimostrare di essere allaltezza delle squadre più forti. Compito difficile? Certamente sì. Nelle ultime quattro settimane, la Lazio ha perso tre volte, eppure i giovanotti di Mazzarri
La Roma spera ancora. I più ottimisti ritengono che la partita non è perduta e che il traguardo della Champions può essere raggiunto. Personalmente, credo di no. Non solo perché le squadre da battere sono tre (Napoli, Udinese e Lazio), ma anche e soprattutto perché non mi fido dei «pischelli» di Luis Enrique. La tifoseria è troppo abituata agli alti e bassi romanisti per puntare un euro sullEuropa che conta. Dopo la scorpacciata con il Novara, i giallorossi voleranno in trasferta a Lecce per poi affrontare lUdinese e la Fiorentina in casa. Duecentosettanta minuti che rappresenteranno la cartina di tornasole per Lucho. Se alla fine di questo trittico, la Roma non avrà acuito il gap, allora vorrà dire che il mio pessimismo era ingiustificato e reciterò il «mea culpa» per non aver creduto nel verbo del mister di Trigoria.