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Roma, sempre gli stessi errori

25/03/2012 alle 10:39.

CORSPORT (A. GHIACCI) - Così proprio non si può. Perché non è tanto la sconfitta in sé, l'undicesima in campionato, che lascia l'amaro in bocca. E' il modo in cui è arrivata: una serie di errori da chiedersi e richiedersi, chiaramente senza mai riuscire a darsi una risposta, come sia possibile per giocatori di un certo livello. In attacco, in difesa, a destra e a sinistra. La Roma ha perso una partita che avrebbe potuto vincere abbastanza agevolmente e che più avanti avrebbe potuto sicuramente pareggiare. (...)

SPRECO - Vantaggio forse non meritatissimo, quello della Roma alla fine del primo tempo. Il Milan aveva creato di più, i giallorossi dopo un avvio difficile erano riusciti a ritrovare le loro classiche trame di gioco. Fino a quando la sicurezza romanista era aumentata e in campo la squadra cominciava a dare l'impressione di esserci. Poi l'azione sulla destra, la respinta della difesa di casa, il pallone sul di , il tiro rasoterra e il sinistro di Osvaldo. Un capitale che la Roma avrebbe dovuto e potuto gestire molto meglio. Nel secondo tempo un inizio molto incoraggiante, impressioni positive. Fino al primo vero errore, pesante. in zona centrale, appena fuori area, corsa con il pallone, i difensori del Milan larghi che faticano a chiudere. La scelta? Quella peggiore, la stessa che in passato - e una volta proprio in quella porta contro l'interista Julio Cesar - ha regalato tante soddisfazioni: il cucchiaio. (...) Un minuto dopo, sempre il capitano: un cross fuori misura che ha lanciato il Milan in contropiede, fino al tocco di mano di . Prima però, un fallo netto di El Shaarawy sempre in area su Heinze. Rigore e proteste, ma poco conta: ché quando va male ci si mette anche la malasorte.
 
BRIVIDI - Nel frattempo, dopo un buon primo tempo, la difesa della Roma ha cominciato a ballare. Protagonista in negativo Simon Kjaer, che ha cominciato col servire involontariamente Ibrahimovic sulla conclusione del quale si è superato Stekelenburg. Anche Rosi, sulla destra, non ha dato sicurezza, chiudendo, nelle occasioni in cui ci è riuscito, sempre con estrema fatica. Ma il peggio è arrivato a sette minuti dalla fine, con un lancio di Muntari da metà campo, sul quale Kjaer ha messo in dubbio il suo futuro giallorosso: non solo superato, ma impacciato nella rincorsa di Ibrahimovic e poi debolissimo nell'ultimo contrasto. Il danese, che a fine partita è stato chiamato in causa anche da , si è messo la maglietta sul viso. Da lì chiaramente, tutto è stato più difficile, ai limiti dell'impossibile, con ogni tocco, anche il più semplice, che diventava un brivido per i tifosi giallorossi. Poi ancora errori in attacco, alla disperata ricerca del pari: la Roma non ha praticamente mai tirato in porta, con Bojan e Osvaldo che non hanno colto l'attimo favorevole. Anche , fallo del rigore a parte, ha giocato al di sotto dei suoi livelli, forse condizionato dal dolore al tallone, arrivato praticamente subito dopo il problema all'inguine. E finisce così, con quell'amaro abbraccio all'amico Aquilani. Finisce con un altro ko, difficile da digerire, arrivato come altre mille volte a Milano: al termine di una partita che si poteva vincere, poi pareggiare e invece si è chiusa con zero punti e tanta, tanta amarezza.