Quante spine per Luis Enrique

26/03/2012 alle 10:03.

IL TEMPO (A. AUSTINI) -Un’altra domenica col musone e i sogni richiusi nel cassetto. La Roma si allontana di nuovo dalla Champions League - Lazio a +7 e con lo scontro diretto a favore - e deve guardarsi le spalle se vuole difendere almeno il sesto posto buono per l’Europa League. Il tredicesimo ko stagionale incassato a San Siro riporta a galla i vecchi problemi e semina altre minacciose spine a Trigoria.

Non se la passa meglio . Da diverse settimane non sembra più lui:superata la questione-contratto è arrivato lo screzio con Luis Enrique a Bergamo e una serie di problemi fisici. Il centrocampista convive con una pubalgia latente, un tallone infiammato e un affaticamento muscolare che lo costringe a saltare gli allenamenti nei dopo le partite. Ma non può fermarsi. Causa emergenza in difesa, un turno di riposo è impossibile anche per lo stralunato Kjaer. Il danese è tornato sul banco degli imputati per l’ennesimo errore e persino , che a breve deve decidere se riscattarlo dal Wolfsburg, sembra non credere più in lui. Il ds ha annunciato un mercato all’insegna della qualità. Giusto, perché la Roma ha bisogno di altri tre-quattro pezzi importanti per lottare con le grandi. I risultati dicono che ora non sa farlo: appena nove i punti raccolti in dieci partite giocate nel mini-campionato tra le prime sette in classifica, nessuno ha fatto peggio. Un problema di personalità, lo stesso che affossa la squadra nei secondi tempi, lo stesso che condiziona Bojan, il giocatore-simbolo di una Roma dal potenziale altissimo ma ancora troppo bambina per giocare con gli adulti.