IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Ad una decina di minuti dalla fine, si è arreso. Alla fatica, prima ancora che alla sconfitta. Ha chinato il capo, ha fatto un respirone e, per la prima volta dal fischio davvio di Bergonzi, ha guardato gli altri correre. Fino ad un attimo prima, era stato lui a scattare mille volte da una parte allaltra del campo, anche rincorrendo pallone e
Sognava di chiudere in maniera diversa una settimana che mai e poi mai potrà dimenticare, per via dellesordio con la Nazionale di Cesare Prandelli: ha provato con tutto se stesso ad aiutare la Roma, ma (...) non cè riuscito fino in fondo. Archivia il suo primo derby romano con una sconfitta e una prestazione da applausi, e non vè dubbio che se fosse stato possibile avrebbe optato per il contrario. Se non altro, (anche) la partita contro la Lazio ha dimostrato, confermandolo, che la Roma ha messo a segno, i due tempi, un acquisto davvero azzeccato. Sebbene sia ancora giovane, Borini è uno di quelli su cui si può contare da subito.(...). Ha margini di miglioramento notevoli, ma vede la porta e, soprattutto, sfrutta le proprie qualità mettendole al servizio della squadra. Non gioca per se stesso, ma in funzione di un calcio collettivo.
Un attaccante moderno, un rompiscatole, un generoso: nelle ultime settimane si sono sprecate le etichette per inquadrarlo per bene, però la faccenda non è ancora arrivata alla parola fine. Ogni volta, del resto, Borini regala una novità e visto che ha un contratto con la Roma fino al 2016 avrà tempo per stupire ancora.