Luis Enrique, nessuna sfuriata alla squadra

28/01/2012 alle 11:41.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Giornata nervosa a Trigoria. Ieri mattina la lettura di alcuni giornali ha mandato di traverso la colazione a dirigenti e staff tecnico. Le ricostruzioni sulla cena di squadra di mercoledì sera a via Veneto e soprattutto i retroscena di quello che sarebbe successo il giorno dopo al Bernardini

Luis Enrique si è invece confrontato, come avviene quotidianamente, con i suoi dirigenti parlando di tutto: della cena, della multa a Lamela per l’espulsione in Coppa Italia, persino del programma delle prossime trasferte (la squadra andrà a Cagliari e Catania in giornata, come fatto a Torino). Normalità, dicono e ribadiscono da Trigoria. Viene detto ufficiosamente e con toni pacati. Ma è stato anche ribadito pubblicamente, e con parole più dure, attraverso un comunicato ufficiale. Nel primo pomeriggio la Roma, dopo una mattinata frenetica di riunioni e dopo che si era detto “incazzatissimo” per quanto successo, ha detto: «L’As Roma è costretta ancora una volta a constatare come su molte testate giornalistiche le vicende che riguardano l’attività della squadra, dello staff tecnico o dei dirigenti vengano spesso strumentalizzate, ingigantite o, come nel caso di questa mattina, totalmente inventate. Sono del tutto destituite di fondamento, infatti, le indiscrezioni riportate questa mattina da alcuni organi di stampa e riprese da siti internet e emittenti radiofoniche riguardanti l’allenamento di ieri. In particolare, non risponde al vero che alcuni calciatori si siano presentati in ritardo a Trigoria; che alcuni fossero in condizioni talida non poter sostenere la seduta di allenamento; che allenatore e dirigenti abbiano stigmatizzato il comportamento dei calciatori; che Luis Enrique abbia “strigliato” la squadra; che fosse“imbufalito”, “furioso”, “inferocito”, “indispettito”, “su tutte le furie”; che la seduta di allenamento sia stata modificata per le condizioni non ottimali dei calciatori; che la metà dei giocatori presenti sia stata esentata dal lavoro per le condizioni inadeguate».

La Roma si rivolge alla stampa, ma anche e soprattutto ai tifosi. Perché a Trigoria ci tengono a essere chiari con la gente: «Interesserà ai nostri tifosi – si legge ancora – sapere che l’allenatore è stato soddisfatto del lavoro svolto ieri e di ogni iniziativa che fortifichi la solidità del gruppo, che tutti i giocatori si sono allenati secondo il programma prestabilito (come si può facilmente constatare dai filmati della seduta trasmessi da Roma Channel) e che la preparazione per la gara con il prosegue senza intoppi. L’As Roma si vede così costretta a riconsiderare le relazioni con le testate che non hanno intenzione di rispettare la professionalità di coloro che lavorano ogni giorno a Trigoria per raggiungere gli obiettivi prefissati». Parole di fuoco. Parole che a Trigoria hanno ritenuto necessarie per mettere fine, o quantomeno provarci, a quanto si sta dicendo e scrivendo intorno ai giocatori. La sconfitta con la , costata alla Roma l’eliminazione dalla Coppa Italia e l’addio al secondo obiettivo stagionale, brucia e anche parecchio. Ma adesso bisogna rituffarsi nel campionato e la Roma vuole – pretende – che venga fatto quadrato intorno ai calciatori. A loro verrà ricordato come tutti gli atteggiamenti, anche fuori Trigoria, devono essere esemplari ma nessuno vuole accusare un gruppo che dopo una sconfitta si è ritrovato a cena. E magari anche in discoteca. Niente di male, anche perché se i calciatori avessero voluto nascondere la cosa magari non avrebbero scelto un ristorante in pieno centro.