De Rossi: so bene cosa fare Totti: «Una liberazione»

09/01/2012 alle 10:08.

IL TEMPO (A. AUSTINI) - L’ultima volta che sono stati sostituiti insieme risale al derby del 2010: Ranieri lascia fuori Totti e De Rossi nell’intervallo e la Roma vince in rimonta sulla Lazio. La giornata di ieri è completamente diversa, ma comunque indimenticabile. Il capitano ritrova il gol dopo 231 giorni

E allora, quando gli ricordano le parole di Luis Enrique sabato («Daniele resta»), preferisce non commentare: «Ha detto la sua opinione e io la rispetto. Con lui - ammette - mi trovo da Dio. La squadra gioca a meraviglia e Luis Enrique non è stato fortunato perché poteva avere qualche punto in più. È stato bello partire così nel 2012. A volte ci siamo ammosciati dopo un paio di vittorie, invece continuare con questo piglio è fantastico». L’altra faccia di un pomeriggio all’insegna della romanità è il sorriso di . «È stata una liberazione» ammette il capitano, che esce dallo stadio mano per mano con i due figli.

«Gol di papà» ha esclamato Cristian quando lo ha visto segnare. «Non ci erano più abituati - scherza - ne ho due, uno per gol. Adesso me ne servono altri due... Sapevo che il gol sarebbe arrivato ci tenevo a ripartire bene. La maglietta? L’avevo preparata in settimana, è una dedica ai tifosi». è convinto: il crollo di Firenze è lo spartiacque della stagione. «Dopo quella partita - racconta - ci sono stati dei problemi con Luis Enrique e a noi dispiaceva. Abbiamo fatto gruppo e dimostrato che noi teniamo all’allenatore come lui tiene a noi. Adesso dobbiamo pensare solo a noi stessi, continuando con questo atteggiamento e possiamo scavalcare le squadre sopra di noi». M

ercoledì c’è ancora la e il capitano potrà tornare in coppa Italia dopo aver scontato nell’edizione scorsa le quattro giornate di . Pensiero finale per il grande assente. «Mi dispiace per Osvaldo, è il nostro capocannoniere e uno che fa reparto da solo. Ma ha la forza per tornare presto e noi lo aspettiamo a braccia aperte». Intanto spetta a Totti segnare: l’inizio promette bene. La Roma è di nuovo cosa sua dopo un’estate trascorsa con la sensazione di essere diventato uno di troppo. Il famoso «pigro» affiabiatogli da Baldini è una ferita ormai rimarginata e adesso il si prende le sue colpe. «Tra me è Francesco - dice Baldini - è partita male per errori di comunicazione da parte mia e qualche interpretazione forzata, ma non ho avuto mai nessun problema con lui». Il problema, adesso, è il contratto di , una partita nella quale il dirigente si gioca molto. «È una trattativa e come tutte le trattative hanno i loro tempi e le loro interpretazioni. Entrambe le parti cercano di fare il meglio per sfruttare tutte le armi negoziali. Non dirò cosa succederà. Sicuramente è una partita aperta e questo vuol dire che se ne sta parlando». A Trigoria l’ottimismo sulla firma è crescente. «Vorrei dare la notizia ai tifosi ma è una cosa che ha bisogno dei suoi tempi e delle sue tappe. Io più che dirle le vorrei fare e se ce ne sarà dato il tempo lo faremo». Interpretando il «baldiniano», sembra proprio che il contratto si farà.