E Baldini marca stretto Luis

19/12/2011 alle 10:19.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Tutti i dirigenti al completo, una sessantina di tifosi fuori l’albergo pronti a sfidare pioggia e vento per una foto coi (blindatissimi) giocatori. E poi ancora Castel Dell’Ovo e un mare agitatissimo. E’ questa la cornice che ha accompagnato le ore che hanno preceduto Napoli-Roma. Una giornata diversa da tutte le altre trasferte: colazione a casa, partenza alle 11 in treno da Termini, arrivo a Napoli centrale

Domande a cui Luis Enrique risponderà solo dopo le 19 per i tifosi, mentre la squadra viene informata qualche minuto prima. Durante la riunione tecnica, rigorosamente a porte chiuse, sono presenti solo lo staff e i giocatori. I dirigenti restano fuori e quindi, nella hall, si vede Tacopina parlare con Baldini e sorridere. Lo stesso , impegnato anche con in una lunga e approfondita conversazione, durante il viaggio in treno è stato sempre accanto a Luis Enrique: impossibile sapere cosa si siano detti, si sa solo che il tecnico è arrivato a piuttosto sorridente, seguito a pochi metri di distanza dal mental coach Llorente, impegnato a scattare foto col telefonino (alcune poi pubblicate su ) e dal vice Moreno, tutti con borsa con pc al collo. Moreno e il resto dello staff erano in tuta, look diverso invece per Luis Enrique, in giacca, pantaloni e maglione. Con tuta e cappello grigio è partito invece , il più acclamato dai trecento tifosi che hanno accompagnato a Termini la partenza della squadra (e c’era da aspettarselo) e anche dai napoletani che hanno accolto la squadra. Emblematico lo striscione comparso in mattinata davanti l’albergo della Roma: The king of Rome is not dead.  Il riferimento, e non ci sarebbe neanche bisogno di ribadirlo, è alla frase pronunciata da un telecronista inglese nel derby dello scorso marzo, quando il umiliò la Lazio con una doppietta. Qualche tifoso lo fotografa, qualcun altro, invece, aspetta l’arrivo del pullman della squadra. E solo quando scendono e lascia partire i flash. Lo stesso succede quando la Roma lascia l’albergo sotto un nubifragio direzione San Paolo dove entra alle 19:18 accolta dalle note di Pino Daniele e da un centinaio, scarso, di tifosi.