LEGGO (F. BALZANI) - «Te da qui non ti muovi, non ti inventare nulla». Nemmeno il nubifragio ha impedito a Franco Baldini di tentare il primo placcaggio nei confronti di Daniele De Rossi. E chiaro che il primo obiettivo del dg è arrivare al rinnovo del contratto, evitando che il centrocampista a febbraio sia libero di accordarsi con un altro club a parametro zero.
I due si sono già confrontati a Trigoria e continueranno a farlo anche nei prossimi giorni in presenza del procuratore di De Rossi, Sergio Berti. Ma nemmeno il carisma di Baldini basterà a convincere De Rossi, che ama Roma e vorrebbe restare. Ma City e Real avrebbero offerto 9 milioni a stagione. De Rossi non chiede la stessa cifra, ma non sembra intenzionato a scendere sotto la metà. Finora l’offerta presentata da Fenucci è ferma a 3,2 milioni più una serie di bonus. Meno di quanto De Rossi guadagna attualmente (circa 4 milioni a stagione). Il giocatore è disposto a fare un passo indietro rispetto ai 6 milioni chiesti inizialmente, ma la società deve spingersi almeno a 5 per non rischiare di perderlo senza intascare un euro.
Nei prossimi giorni Baldini convocherà un summit societario e chiederà agli americani il via libera definitivo per accontentare le richieste di De Rossi, cercato nelle ultime settimane anche da Chelsea e United. Baldini vorrebbe chiudere la vicenda entro Natale.
Il contratto di De Rossi potrebbe non essere l’unico movimento sul mercato da parte del dg giallorosso che in queste ore si sta confrontando con Luis Enrique per capire cosa manchi ancora alla Roma. Non un attaccante (la Roma ne ha già 7 senza contare l’ingaggio prossimo dell’uruguayano Lopez) né un centrocampista, bensì un paio di terzini. Uno a sinistra (per far rifiatare Josè Angel), l’altro a destra (Cicinho e Cassetti non convincono). Sabatini è già da tempo sulle tracce di Ansaldi del Rubin, mentre Baldini vorrebbe uno tra Isla e Walker (21 anni del Tottenham). I soldi (15 milioni) potrebbero arrivare dalle cessioni di Borriello, Juan e Taddei.
