CORSPORT (A. GHIACCI) - La gioia del primo gol con la maglia della Roma rovinata all'ultimo istante. Fabio Borini sperava che il suo colpo sull'assist di Borriello potesse regalare qualche punto alla squadra: «Felice e deluso allo stesso tempo, una sensazione difficile da spiegare. Il primo gol non si dimentica mai, ma c
PROBLEMI - La Roma ancora una volta ha tenuto il controllo del gioco per lunghi tratti (...). E' emersa nuovamente la sensazione che si era avuta fin dalle prime uscite. Borini spiega: «Ci manca un po' di libertà di pensiero e scioltezza nel fare quello che chiede il tecnico. Lui vuole che aspettiamo il momento giusto per attaccare lo spazio e fare gol. Noi dobbiamo essere più liberi mentalmente» . La Roma era riuscita a trovare il pareggio, poi è arrivata la disattenzione che è costata il ko: «Forse abbiamo pagato anche la nostra voglia di vincere. Il Genoa sembrava sul punto di poter prendere il secondo gol e invece lo ha fatto. Ci siamo sbilanciati in avanti ma questo può essere un difetto o un pregio: se all'ultimo avessimo fatto gol saremmo stati più bravi noi» .
TATTICA - Borini sembra avere una spiegazione anche al fatto che la Roma non riesce ad essere incisiva: «Sì, perché finora a parte l'Inter, le squadre che abbiamo affrontato si sono tutte difese con cinque o sei giocatori dietro la linea del pallone e così diventa tutto più difficile. E comunque anche contro il Genoa qualcosa siamo riusciti a creare. Sicuramente dobbiamo lavorare sotto questo aspetto e riuscire a produrre palle-gol più nitide. Perché la nostra idea abbiamo sempre cercato di svilupparla» . Ecco, proprio a proposito dell'idea di calcio di Luis Enrique: a che punto è l'apprendimento di giocatori? «Stiamo crescendo, il gruppo ha fiducia, la società crede nel tecnico. (...) » .
DIMENTICARE - Ora però non c'è tempo di piangersi addosso, sabato pomerigio c'è subito il Milan: «Partita importante e difficile, meglio dimenticare subito questa sconfitta e concentrarsi sui rossoneri» . Un pensiero su Heinze, che anche per Borini rappresenta un punto di riferimento: «Lui è un grande motivatore, mi ha detto di stare tranquillo e di fare il mio dovere» . Borini non si è mai tirato indietro. Neanche quando Luis Enrique gli ha fatto chiudere la partita da terzino destro: «Il sacrificio fa parte del nostro lavoro, inutile fare certi discorsi. Se il tecnico ti chiede una cosa devi farla e basta. Sono pronto a giocare ovunque, a disposizione» . Ed è proprio questo spirito che i tifosi della Roma hanno apprezzato di Borini fin dal giorno del suo arrivo. E anche Luis Enrique, soprattutto in trasferta, lo chiama spesso in causa. (...)