IL TEMPO (A. AUSTINI) - Stavolta è finita tra i fischi. Sacrosanti, perché una Roma così brutta li meritava. Il bonus della pazienza è esaurito, se ne sarà accorto in tribuna autorità anche DiBenedetto, seduto accanto allavvocato Tacopina. Mr. Tom è uscito unaltra volta deluso dallOlimpico, ma continua a lasciare ai dirigenti la massi
Dopo il fischio finale il tecnico ha riunito il suo staff e i giocatori nello spogliatoio. «La squadra - dice Sabatini - sta cercando di fare quel che lallenatore chiede. A volte ci riusciamo a volte no. Non abbiamo tranquillità nel proporre le giocate, abbiamo il braccino un po corto e ci manca sicurezza. Lassenza di vittorie ci condiziona. In allenamento si lavora, ma poi si gioca troppo in orizzontale e ci sbilanciamo troppo facilmente. Non bisogna perdere la convinzione sennò ci affossiamo. Dobbiamo migliorare, ci riusciremo».
Seguendo lesempio di Totti, «perché - sottolinea il ds - quando uno della sua levatura fa uno sforzo come quello visto col Siena cè da essere tranquilli: se gli altri seguono il suo esempio cresceremo sicuramente». Ci vorrebbe una scossa, quella che potrebbe dare Lamela. Ma quando? «Faccio una denuncia: avevo chiesto - accusa Sabatini - alla federazione argentina di non farlo giocare al Mondiale Under 20, non lo hanno fatto e ora ci ritroviamo un ragazzo infortunato. È penalizzante». Si attendono repliche.