Il rumoroso silenzio di Totti e De Rossi

08/08/2011 alle 09:53.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Prosegue il silenzio, per certi versi anche abbastanza rumoroso, di alcuni big della Roma: Totti, De Rossi, Borriello e Pizarro. La squadra giallorossa è al lavoro da quasi un mese ma nessuno dei quattro ha detto la sua sul nuovo progetto, sulle ambizioni personali e soprattutto su quelli che possono essere gli obiettivi di gruppo.

La squadra giallorossa è al lavoro da quasi un mese ma nessuno dei quattro ha detto la sua sul nuovo progetto, sulle ambizioni personali e soprattutto su quelli che possono essere gli obiettivi di gruppo. Situazioni diverse una dall’altra, ma comunque tutte ancora da definire. Ecco perché i quattro senatori preferiscono non rendere pubblico il loro pensiero.

Qualcosa, però, dovrebbe accadere nei prossimi giorni, magari anche prima di Ferragosto. Potrebbe essere il primo a uscire allo scoperto. Lo farà perché ormai è convinto di restare. Da giorni si sta confrontando con e gli altri dirigenti giallorossi. C’è un contratto di primo piano da rinnovare, da top player. L’accordo è da trovare, ma riuscirci non dovrebbe essere un’impresa. A giugno il centrocampista, da ieri sera a Coverciano per l’azzurro ritrovato, aveva qualche dubbio e le parti erano distanti. Oggi non più. Anche per questo presto potrebbe sposare anche ufficialmente la nuova avventura.



Diversa, come si sa, la posizione di . Il capitano aveva deciso di parlare a Riscone,
ma ha preferito rinunciare perché in quei giorni era in discussione il futuro della società giallorossa con l’ennesima discussione tra Unicredit e il consorzio statunitense che ha fatto slittare il closing al 18 agosto: meglio, dunque, non creare altri problemi, controproducenti per la squadra che stava facendo la preparazione precampionato. , amareggiato per alcune dichiarazioni di Baldini, aspetta di chiarire personalmente con il nuovo . Ma, affascinato dai sistemi di Luis Enrique, potrebbe anche lui scegliere di raccontare finalmente le sensazioni provate in questo periodo di addestramento con il tecnico asturiano.



Borriello, invece, continua a pensare che sia meglio non pronunciarsi. Il centravanti, nonostante le rassicurazioni di e le parole di Luis Enrique che lo ha spesso elogiato, sa di essere in bilico sin dal primo giorno. Le
onardo lo vorrebbe portare al Paris Saint Germain, magari a una cifra più bassa da quella chiesta dalla Roma che è di circa 12 milioni. In fin dei conti, in ritiro a Riscone, anche Menez e Vucinic rimasero in silenzio, certi di partire. Viene da pensare che Borriello, pur non potendo essere sicuro dell’addio come lo erano i suoi ex compagni, aspetti la chiusura del mercato per partecipare al dibattito. La situazione sarà più chiara, insomma, solo a fine agosto.



, sabato a Trigoria, ha difeso anche Pizarro, con l’intento di fargli ritrovare un po’ di serenità. Il cileno, per una questione caratteriale (chi lo conosce bene lo considera tra i più permalosi del gruppo),
non sta vivendo bene il rapporto con il nuovo tecnico: non gli piace il ruolo di intermedio e in più si rende conto che per l’asturiano non è titolare. La Roma, se capiterà l’occasione (Pizarro ha già rifiutato il Malaga), lo farà andar via. Magari, essendo extracomunitario, regalandogli il cartellino se il centrocampista dovesse trovare una sistemazione all’estero. L’ingaggio, 2 milioni netti, ostacola ogni discorso. C’è comunque da aspettare, un po’ come per Borriello. A fine mese anche Pizarro potrà tirare le somme. Chissà se ancora da giocatore giallorosso.