IL ROMANISTA (D. GALLI) - La Roma sta cambiando. Sta cambiando tutto. Presidente, consiglieri di amministrazione, organigramma. Ma sta cambiando soprattutto filosofia. «Trovo che si stia lavorando ad un progetto estremamente innovativo», commentava ieri il vice
non esagerato. Questo è lidentikit del giocatore della Roma nellera americana. Bojan e Nego 20 anni, Valdes 21. Leccezione - e per modo di dire, perché Zoff ha vinto un mondiale a 40 anni - è il portiere Stekelenburg che
di anni ne ha 28. E sempre che Sabatini non dirotti allimprovviso sul ventiquattrenne Viviano. Tre indizi, quattro se ci mettete pure lolandese volante, fanno una prova. Fiorentino descrive a grandi linee quello che si farà: «Stiamo provando a calare nello sport una cultura dimpresa, anche alla luce di quelli che sono cambiamenti normativi come il fair play finanziario. Che è praticamente in vigore già da giugno di questanno e pertanto rappresenta una scelta obbligata. Io personalmente credo che, con questa accoppiata di investitori americani e Unicredit, possiamo creare nel modo di gestire lazienda un vantaggio competitivo rispetto agli altri. Che inevitabilmente dovranno muoversi in questa direzione con un po di ritardo e, se posso permettermi, con un po meno di esperienza». Per questo hanno preso Fenucci. Questo distinto manager cresciuto in ambienti bancari ha saputo tenere a galla i conti del Lecce. Li ha portati al traguardo della parità di bilancio. Mentre da una parte faceva le veci del direttore sportivo, e quindi doveva giocoforza investire delle risorse per
rafforzare la squadra, dallaltra lavorava notte e giorno per non promettere ai calciatori più di quello che aveva. Perché il problema della Roma, adesso, è proprio questo. A Trigoria si parla di «squilibrio strutturale». Significa che la Roma spende molto, ma molto di più, di quello che incassa. Lanno scorso sono stati investiti più di 80 milioni in stipendi per i giocatori. In lire, che fa ancora più effetto, sono più di 155 miliardi.
Allimpennata del monte ingaggi non è seguito un incremento dei ricavi. Anzi, è stato lopposto. Dodici mesi fa, a Trigoria hanno fatturato 123 milioni, contro i 175 del 2008. In soli due esercizi finanziari sono stati persi 52 milioni. Cento miliardi di lire. Sono cifre incompatibili con le norme della Uefa sul fair play finanziario. Questo vuol dire che la cordata americana guidata da DiBenedetto e la banca non compreranno delle stelle? Assolutamente no. Compreranno, ma solo laddove linvestimento si possa rivelare intelligente sul medio-lungo periodo. Ricordate lidentikit? Giovane, vincente, dallingaggio non esagerato. Non si farà più un altro Adriano. Si potrebbe fare, però, un altro Bojan. Ecco perché hanno chiamato Sabatini. Perché se Fenucci è stato ingaggiato per riequilibrare i bilanci giallorossi, il ds è stato ingaggiato perché in equilibrio, questi bilanci, ce li possa mantenere attraverso una strategia di mercato innovativa. Innovativa come il progetto