
GASPORT (A. PUGLIESE) - Il vero rebus adesso è la guida, il manico, capire chi siederà il prossimo anno sulla panchina giallorossa. È il punto di partenza, la base da cui iniziare a costruire la nuova Roma. Con lipotesi Bielsa
Attualità Nel giorno in cui arriva lok dellAntitrust alla cessione (ok benedetto anche da Alemanno), noi partiamo da Montella, che in questo finale si è affidato al 4-2-3-1 e che si sente ancora in corsa per la panchina. È dura che resti lui, ma nelle difficoltà che stanno trovando Sabatini e Baldini nellindividuare il nome giusto, cè anche una piccola possibilità che alla fine si resti così. In tal caso, probabilmente Montella cambierebbe molte cose, trasformando il modulo in un 4-3-3 molto più offensivo (sperimentato a lungo con i Giovanissimi Nazionali, prima di prendere il posto di Ranieri), quasi ispirandosi al Porto di Villa Boas. Due esterni forti nella corsa e nelluno contro uno, con una punta (Totti, ma in questo caso Borriello sarebbe lideale) agile e potente.
Da Verona Oggi, però, tra le piste più probabili cè quella che porta a Stefano Pioli, allenatore del Chievo. «Se mi sento pronto per una piazza come Roma? Direi di sì, altrimenti non sarei andato a parlare con chi sta costruendo il futuro della squadra...» , ha detto ieri lallenatore parmigiano a Romanews. eu. Questanno il suo Chievo ha giocato con il 4-3-1-2, con una punta mobile e veloce come Pellissier e unaltra potente (Moscardelli). Nella Roma, la coppie potrebbe essere formata da Roma e Borriello, con il giovane talento argentino Erik Lamela (19 anni, River Plate), sui cui Sabatini ha messo più di un occhio addosso, come trequartista. Poi un centrocampo muscolare e talentuoso: Constant (che è un pallino di Pioli e che ieri il Chievo ha ufficializzato di aver riscattato dal Chateauroux) a sinistra ed il brasiliano Sandro (del Tottenham) a destra, con De Rossi a giostrare invece al centro. Linea di difesa intatta, con la sola novità di Marchetti (su cui però cè anche il Genoa) in porta.
Stile francese «Deschamps alla Roma? Tutte cavolate» , ha detto ieri Jean-Claude Dassier, presidente dellOlympique Marsiglia. Deschamps, però, è stato contattato dalla Roma. Dovesse arrivare lui, il modulo sarebbe quel 4-3-3 con cui il tecnico ex Monaco (che nel 2004 portò in finale di Champions dal nulla) e Juventus ha riportato Marsiglia a vincere (lo scorso anno, titolo e coppa) a 17 anni dallultimo trionfo. Gli esterni dattacco, questa volta, potrebbero essere due ali molto veloci come Palacio (vecchio pallino di Sabatini) e Diego Rubio (18enne cileno del Colo Colo). A centrocampo, invece, unidea potrebbe essere Lucho Gonzales, argentino che Deschamps ha valorizzato a Marsiglia. E con Didier, potrebbe anche restare Jeremy Menez. Per il resto, tutto come prima. Sempre considerando che è solo un gioco. O quasi...