CORSPORT (P. TORRI) - Il conto alla rovescia continua. Tra Roma e gli Usa, continuano gli scambi di documenti, contratti, patti parasociali per arrivare entro il quindici di questo mese alle firme sul definitivo passaggio di proprietà
Eppure i conti della semestrale resi pubblici lunedì scorso, dovrebbero aver convinto un po tutti che la situazione della società giallorossa era (è) da allarme rosso. Non si può non sottolineare come, fino a un paio di anni fa, i conti giallorossi erano stati tenuti efficacemente sotto controllo, adesso invece, allalba del fair-play finanziario e con un cambio di proprietà imminente, siano diventati allarmanti per non dire di peggio, come se a Trigoria, allimprovviso, due più due non facesse più quattro. Misteri della matematica.
La conseguenza è che i nuovi proprietari si troveranno in una situazione che li costringerà, in un paio danni, a triplicare linvestimento iniziale quantificabile tra i 110 e i 120 milioni, con il rischio che una mancata qualificazione alla prossima Champions, possa peggiorare ulteriormente le cose. I conti si fanno con semplicità e a casa nostra due più due fa ancora quattro. Dunque, oltre al cash per lacquisto, nei primi dodicidiciotto mesi saranno necessarie due ricapitalizzazioni, una tra i 35 e i 50 milioni (dipenderà dal meno con cui si concluderà lanno della gestione virtuosa, le previsioni ballano tra le due cifre), unaltra da 50 secchi. In più ci saranno da onorare una serie di pendenze economiche: almeno due mensilità di giocatori e staff tecnico, commissioni di procuratori, premi di calciatori (pure ex), vertenze di lavoro o con fornitori. Basti dire, per esempio, che ci sono almeno due ex medici che hanno fatto causa e che lamministrazione di Villa Stuart vanta un credito chi dice di due milioni, chi di cinque, ma al di là dei numeri la sostanza non cambia. Sommando le varie voci si arriva a una cifra vicina ai 300 milioni in due anni. Il tutto con il fair-play finanziario alle porte. Come mai a Trigoria se lo sono dimenticato?