Ufficialmente non si è mai rifiutato di giocare: solo i guai fisici alla base di tutto

25/02/2011 alle 09:54.

CORSPORT (P. TORRI) - Su tutta questa vi cenda, Pizarro non ha mai detto una parola. Sono mesi che è in un personalissimo silenzio stampa e con lui il suo entourage, a cominciare dal suo procuratore Beppe Bozzo. Silenzio stampa che è continuato anche nella giornata di ieri, nonostante il caso Pizarro

CORSPORT (P. TORRI) - 
Su tutta questa vi­cenda, Pizarro non ha mai detto una parola. Sono mesi che è in un personalissimo silenzio stampa e con lui il suo entourage, a cominciare dal suo procuratore Beppe Bozzo. Silenzio stampa che è continuato anche nella giornata di ieri, nonostante il caso Pizarro, chiamiamo lo così, fosse deflagrato nel la sua interezza, complici, si fa per dire, i tifosi che ieri per radio, via sms o nei bar, hanno parlato quasi più del la situazione del cileno che della vittoria ottenuta dalla Roma a Quello che l’entourage del giocatore ci tiene a far sapere è che Pizarro non si è mai rifiutato di scendere in campo.

Cioè alla base di questi quasi tre mesi d’assenza, ci sarebbero sempre stati problemi fisici che hanno impedito al gio­catore di allenarsi e quindi di giocare. Gli acciacchi fisici, del resto, non sono un mi stero. A partire dal problema al ginocchio, un’in­fiammazione che è chiamata condrite che è poi è lo stesso problema che ha tenuto pra ticamente fermo per un an no Doni ( il è stato costretto anche a sottoporsi a un intervento chirurgico). Oltre al ginocchio ci sono poi i problemi alla schiena che il cileno aveva avuto an che nelle stagioni passate. E proprio questi problemi, tra Genova e , lo hanno costretto a rinviare ulterior mente il suo rientro in cam po. Dove poi ha dimostrato, con tutto il rispetto per gli altri centrocampisti della rosa giallorossa, che la sua presenza è imprescindibile o quasi per la manovra gial lorossa.