GASPORT (A. CATAPANO) - Per chi è tornato a casa e non si è tolto nemmeno la tuta, tanta era la voglia di piazzarsi davanti alla tv e rivederselo. Per chi, invece, se lè spassata in discoteca, ed è stata unappendice di adrenalina e abbracci. Per chi, poi, ha festeggiato anche ieri, rispettando il calendario, era il suo compleanno. Per chi, infine, intende festeggiare pure domani, con unaltra avversaria, ma finalmente titolare. Per tutti i romanisti giocatori, allenatore, tecnici, dirigenti, tifosi vale quello che ha detto ieri Maria Sensi: «Piove, ma per noi è una giornata di sole».
NOTTE DI SOGNI Quanti significati può avere un derby? Per Claudio Ranieri Mister Derby (tre su tre, come Foni nel 61) forse sta ancora godendo come un «riccio» ne ha un paio: luomo ha raggiunto lappagamento dei sensi, lallenatore laffermazione della sua filosofia, la dimostrazione della sua tesi. «Noi dobbiamo preparare la partita pensando innanzitutto a non subire gol ripete ai giocatori . Che uno o un paio con quei mostri là davanti ne facciamo sempre». E, dunque, tutto è tornato al posto giusto
PIEDI MAGICI Ecco. Ora ci si difende meglio, si sta più stretti, vicini, si fa reparto, gruppo, si è più squadra. Mexes è tornato Mexes, regale. Burdisso è il vero Burdisso, corsaro nero. Juan può restare ai box, non cè fretta. Si è più sicuri, e non è un nel momento giusto: la porta blindata, la difesa compatta, la squadra corta, la vittoria perfetta, 2-0 e tutti a casa, il risultato che Ranieri sogna prima di ogni partita, e che lo manda in estasi dopo, quando è tutto un profluvio di elogi. «Lapproccio giusto, la partita giocata con intelligenza, la determinazione che ritrovammo quella sera a Brescia: questa è la mia Roma», ha più o meno detto domenica pomeriggio. La sua Romapensa prima a non prenderle, nasce tutto là dietro, nel vincolo della cerniera, come lanno scorso, come da una manciata di partite: un gol subito (dal Genoa) nelle ultime quattro gare di campionato, quelle che, non a caso, con dieci punti hanno rilanciato la Roma. In mezzo, i colpi incassati a Basilea sono stati valutati un semplice incidente di percorso, «del resto ha detto Ranieri siamo come un pugile, non possiamo boxare sempre, ogni tanto dobbiamo subire qualche colpo». caso che certi automatismi siano tornati con Julio Sergio: autorevole, bravo, fortunato, cosa volere di più da un portiere?
Ieri ha festeggiato 32 anni, il regalo se lè fatto da solo, e lo ha aiutato Hernanes, spedendogli quel pallone sui piedi. «Ma i piedi dice chi lo allena ogni giorno erano i suoi ed erano al posto giusto». Le misure giuste Si è più sicuri, ma qualche momento di confusione permane, vero Riise? Spiegano da Trigoria: «Quando si ha una commozione cerebrale, ci si mette un po a ritrovare tutte le misure, del campo e degli avversari». Chiarissimo. Lui, il terzino norvegese, agli amici del blog racconta le sue emozioni: «Una vittoria meravigliosa, una sensazione unica: abbiamo lottato tutti come leoni. Ranieri è riuscito a trasformarci, abbiamo un potenziale enorme e vogliamo sfruttarlo nelle prossime partite».
Si è più felici, tutti. Anche chi ha vinto il derby da spettatore. Ma, domani, è pronto a dare il suo contributo. «Vincere il derby per noi è stata la cosa più bella racconta Cicinho . Abbiamo ripreso fiducia, stiamo tornando quelli dello scorso anno. Mancherà Cassetti? Sono pronto per la Fiorentina. Vogliamo vincere tutto». Si sogna. Si deve sognare