Ranieri e il Parma: dal penultimo posto a una salvezza da record

22/10/2010 alle 12:17.

CORSPORT (S. CHIOFFI) - Stima e gratitudine per una rimonta da batticuore e una salvezza prodigiosa: il presi dente Tommaso Ghirardi continua a considera re Claudio Ranieri il suo allenatore ideale. Lo aveva chiamato a Parma il 12 febbraio del 2007, dopo l’esonero di Stefano Pioli: la squadra emi liana aveva perso 3-0 all’Olimpico contro la Ro ma e occupava il penultimo posto in classifica con quindici punti, davanti all’Ascoli. Ghirardi aveva conosciu to il calcio a Carpenedolo, in C2, ed era arrivato a Par ma da un mese e mezzo se guendo i consigli del suo amico Cesare Prandelli: aveva rilevato il club dal l’amministratore straordi nario Enrico Bondi, chiamato a gestire la fase successiva al crollo finanziario di Calisto Tan zi.

Ghirardi aveva conosciuto il calcio a Carpenedolo, in C2, ed era arrivato a Parma da un mese e mezzo seguendo i consigli del suo amico Cesare Prandelli: aveva rilevato il club dal l’amministratore straordinario Enrico Bondi, chiamato a gestire la fase successiva al crollo finanziario di Calisto Tanzi.

IL RILANCIO - Ranieri era fermo due anni, dal divorzio con il Valencia, e aspettava un’opportunità per tornare in pista: non allenava in Italia da dieci anni, dal 1996-97, quando si era piazzato nono con la . Poi, dopo aver salutato Cecchi Gori, otto stagioni all’estero: subito a Valencia per due anni, poi un campionato al timone dell’Atletico Madrid e quattro a Londra con il Chelsea, in attesa di abbracciare di nuovo il Valencia nel 2004-05.

In Spagna e in Inghilterra aveva raccolto elogi e consensi. Con il Valencia era riuscito a conquistare una Coppa del Re (3-0 in finale contro l’Atletico Madrid nel 1999) e una Supercoppa europea (2-1 sul Porto nel 2004), mentre con il Chelsea aveva centrato una storica qualifica zione alla semifinale di . Ma Ranieri accarezzava da tempo l’idea di rientrare nel circuito italiano. Prima di ricevere la telefonata di Ghirardi, aveva lavorato in televisione come opinionista, era andato a studiare gli allenamenti di qualche collega, si era aggiornato e documentato.

LA RIMONTA - A Parma, accettando una sfida rischiosa con una squadra sul baratro, Ranieri si è rilanciato in grande stile, firmando un autentico capolavoro. Ventisette punti in quindici partite per rovesciare un destino che sembrava marchiato a fuoco. Dal l’esordio del 18 febbraio del 2007, 0-1 in casa con la Sampdoria, al 3-1 dell’ultima giornata al Tardini contro l’Empoli ( 27 maggio), quando Ranieri aveva festeggiato la salvezza con le reti di Muslimovic, Budan e Gasbarroni. Numeri da applausi: sette vittorie, sei pareggi e tre sconfitte (contro la Sampdoria, l’Inter e il Chievo).