La presunta opera di «debrasilianizzazione» della squadra ipotizzata da molti, dunque, non sta trovando riscontro effettivo nelle strategie di mercato dei dirigenti. Anzi. Adriano troverà alla Roma una nutrita colonia di connazionali, perché la firma di Taddei farà seguito all’ufficializzazione della trattativa che porterà nella capitale Fabio Simplicio a partire dal 12 luglio. Al perfezionamento di questi accordi va aggiunta la conferma di Juan, considerato da Ranieri un punto fermo dell’organico per il futuro, a meno che le sue prestazioni al Mondiale con la Selecao suscitino in qualche acquirente danaroso la volontà di formulare una proposta irrinunciabile.

Un altro brasiliano potrebbe arrivare in difesa (Luisao è un nome che piace a Trigoria, il costo del cartellino molto meno) solo nel caso in cui Pradè non riuscisse a condurre in porto l’operazione Burdisso, su cui da qualche tempo ha richiesto informazioni il Manchester City di Roberto Mancini. L’Inter avrebbe inoltrato agli inglesi una richiesta vicina ai 14 milioni, ma quanto chiederà Moratti a Rosella Sensi? Le ultime parole concilianti del presidente della Roma nei confronti del patron nerazzurro possono contribuire a stemperare il clima rovente di fine campionato, la volontà del calciatore di restare è senza dubbio importante, ma l’esito della trattativa resta tutt’altro che scontato. Le risorse economiche per acquistare l’argentino dovranno arrivare gioco-forza dalla cessione di elementi non imprescindibili come Brighi e/o da altri brasiliani caduti invece in «disgrazia» come Julio Baptista, Doni e Cicinho, che figurano nella lista di partenza al pari di Artur, svincolato dal contratto in scadenza il prossimo 30 giugno