CORSERA - Vicini in aereo, con Claudio Ranieri qualche fila più avanti. Francesco Totti e Daniele De Rossi, ieri, sembravano lavanguardia dei 20mila romanisti - ma cè chi dice saranno anche di più - che invaderanno Verona alla caccia di un sogno. Difficile, quasi impossibile strappare lo scudetto allInter.
A Francesco Totti hanno dato del «finito» e del «nonnetto»: un gol segnato ogni 120 di campionato inviterebbe a un maggiore rispetto, ma così va il mondo: «Io sto bene dice il capitano giallorosso, 4 gol nelle ultime 3 giornate spero soltanto che il campo non sia troppo pesante. Siamo una squadra tecnica, giochiamo a pallone. Il miracolo? Io ci credo ancora. Ci mancherebbe».
Dicono anche: la stagione di Daniele De Rossi non è stata esaltante. Poi vai a vedere i numeri e leggi: 32 presenze in campionato, 2.735 e 6 gol; 12 in Europa League, 1.035 e 3 gol; 4 in coppa Italia, 360 e un gol; 4 in nazionale e 250. Il totale fa: 52 partite, 4.380 giocati e 10 gol. In mezzo cè stata anche la gomitata di Patrick Vieira in Inter-Roma dell8 novembre 2009, che gli è costata una frattura allo zigomo, e il problema renale che gli impedisce tuttora di ricorrere ai comuni antidolorifici.
Non gli hanno dato del «nonnetto», perché Daniele compirà 27 anni il prossimo 24 luglio, ma qualcuno dubita di lui. Non la Roma, che sta già lavorando al prolungamento del suo contratto fino al 2014: quello attuale scadrà nel giugno 2012 e vale 4 milioni netti lanno. E non i top team, in testa il Manchester City, che vorrebbero strapparlo alla Roma offrendo cifre dai 40 milioni di euro in su. Ma così non sarà, perché De Rossi - anche per il tormento del suo procuratore Sergio Berti - non intende muoversi. Ha lesempio di Francesco Totti davanti e ha ripetuto spesso che «da altre parti si può vincere di più, ma farlo a Roma per un romano è speciale».
Daniele De Rossi è lultimo dei mohicani. Unico romanista convocato da Marcello Lippi in nazionale per il Mondiale sudafricano, mentre in Germania era in compagnia di Totti e Perrotta (più Toni, che allepoca però giocava con la Fiorentina). Unico italiano convocato dellinfinita sfida tra Inter e Roma in campionato e Coppa Italia. Totti e De Rossi a Verona. Rosi e Curci a Siena. Sullo sfondo Claudio Ranieri e Massimo Mezzaroma. Un allenatore che ha fatto il giro del mondo prima di ritornare a casa e il figlio di quel Pietro Mezzaroma che fu compagno di strada, per pochi mesi, di Franco Sensi alla presidenza della Roma.
Storie che si intrecciano. Ci voleva un romano romanista come Claudio Ranieri per sostituire Totti e De Rossi nel derby e andarlo a vincere. Lo stesso Claudio Ranieri romano e romanista che sa che oggi tocca a loro, perché sono lavanguardia di 15 mila innamorati a caccia di un sogno a Verona. E questa volta Giulietta e Romeo non centrano proprio niente.