L’altro sì (definitivo) è quello del giocatore. E per quello bisogna aspettare domani, quando il manager dell’Imperatore, Gilmar Rinaldi, volerà a Rio da Janeiro per incontrare non solo Adriano, ma pure il Flamengo. Patricia Amorim, la presidentessa, ieri ha promesso che farà di tutto per evitare la fuga del suo capocannoniere (19 gol nell’ultimo campionato, vinto dal Flamengo dopo 17 anni). «Adriano è un leader - ha detto la Amorim - con lui non abbiamo problemi. Abbiamo fatto una chiacchierata e ha mostrato interesse per il rinnovo». Chiacchiere da bar. Contano le offerte. A Gilmar Rinaldi non è ancora giunta una proposta degna di questo nome. Ovvero, come ha spiegato lui stesso al "Romanista" - «al livello degli standard europei». Potrebbe arrivare domani? Possibile, certo. Nel calciomercato può accadere tutto e il contrario di tutto nel giro di ventiquattrore. A Trigoria, dove il nome dell’attaccante è sempre in cima alle preferenze, attendono. Non disdegnando, tuttavia, di guardarsi attorno.

 

Questione esterni. Oltre a investire su un centravanti, il mercato della Roma si farà lì. A Trigoria cercano dei giocatori sulla fascia destra e su quella sinistra, per la difesa e per il centrocampo. Tra i nomi circolati nei giorni scorsi ci sono quelli del laterale destro del Parma, Cristian Zaccardo e dell’esterno offensivo dell’Udinese, Simone Pepe. Al sito romacalcionews.it il loro manager Giovanni Branchini non ha smentito l’interesse della Roma, anche se ci ha tenuto a precisare come non ci sia niente di definito: «Sono atleti che hanno disputato un’ottima stagione ed è normale che rientrino negli obiettivi di club e soprattutto dei media. Tutto qui. Per il resto, nulla di ufficiale o di concreto». Magari sarà così. Ma il 13 maggio, il giorno di Roma- Chievo ottavi del campionato Primavera, Branchini colloquiava amabilmente a Trigoria con Pradé. E con loro c’era anche un altro principe del mercato: Oscar Damiani, il manager di Panucci.

 

Un altro esterno accostato alla Roma è Emiliano Moretti. Il fratello procuratore, Andrea, ormai ci è abituato: «È una voce che da tre anni spunta fuori. È un qualcosa che fa sempre piacere, ma Emiliano ha iniziato un progetto con il Genoa ed è molto contento. Nel calcio mai dire mai. Però al momento sta bene così».