Riecco Juan. Con lui Roma insuperabile

14/04/2010 alle 09:04.

GASPORT (S. BOLDRINI) - Juan sta bene, è vivo e lotterà nel derby: è la prima buona notizia della settimana romanista. Il difensore brasiliano, che ha saltato la gara con l’Atalanta per un affaticamento muscolare alla coscia sinistra, ieri si è allenato con il resto della squadra.
La svolta Juan è uno dei simboli del nuovo corso romanista. Dopo una stagione segnata da infortuni e cadute improvvise — su tutte, l’uscita dal campo in Roma-Arsenal al 28’ del primo tempo dopo aver portato i giallorossi in vantaggio al 9’ —, la svolta. Un ribaltone in due mosse. La prima è stata quella di effettuare una serie di esami per capire l’origine dei suoi guai. ..



La svolta Juan è uno dei simboli del nuovo corso romanista. Dopo una stagione segnata da infortuni e cadute improvvise — su tutte, l’uscita dal campo in Roma- al 28’ del primo tempo dopo aver portato i giallorossi in vantaggio al 9’ —, la svolta. Un ribaltone in due mosse. La prima è stata quella di effettuare una serie di esami per capire l’origine dei suoi guai. Successivamente, si è affidato alle cure di un fisioterapista di fiducia. La seconda mossa ha coinciso con l’arrivo di Ranieri. Il nuovo staff ha criteri di lavoro ben diversi rispetto a quelli dell’epoca spallettiana. Si possono riassumere in uno slogan: meno palestra, più campo. D’incanto, la situazione è cambiata e il difensore brasiliano ha potuto giocare con continuità. Sarà un caso, ma con Juan a pieno regime la difesa romanista è migliorata. Era la banda del buco, è diventata un reparto affidabile. Simbolo Juan è il simbolo del nuovo corso anche a livello societario. Sul suo nome, lo scorso autunno si svolse una vera e propria battaglia legale, tra Roma e federazione brasiliana.

Juan non giocava nella Roma per infortunio, ma veniva regolarmente convocato da Dunga. La prima mossa di Gian Paolo Montali, dopo il suo sbarco a Roma, è stata quella di affrontare la pratica e di mettere la parola fine a quest’andazzo. Juan è stato bloccato a Roma, con tanto di certificati medici inviati alla federazione brasiliana. Dunga non ha gradito, ma la federazione brasiliana è stata costretta ad arrendersi di fronte all’evidenza. Non capita tutti i giorni di mettere all’angolo quella che può essere considerata la federazione più potente del mondo: Montali e la Roma sono riusciti nell’impresa. Da quel giorno di autunno, come direbbe Francesco Guccini, sono cambiate molte cose. Juan ha giocato con continuità. La Roma ha fatto la grande rimonta, scavalcando addirittura l’Inter. La difesa giallorossa è diventata affidabile. Ora Juan ha una nuova missione: fermare l’attacco della Lazio.