IL ROMANISTA (G. DI PIAZZA) - Siamo proprio dei Taddei. Ognuno a modo suo, è vero, ma un po tutti, oggi, siamo dei bei pezzi di Rodrigo. Brutti e generosi, pronti a segnarci con la croce e, un secondo dopo, a mandare allinferno un onesto guardalinee poco impressionato dal nostro volo pindarico e calcistico. Siamo gente così, decisamente a fine corsa, esausti davanti allavversario, svagati davanti alla porta, privi di dribbling,
E vestendo questa maglia, Rodrigo sè preso belle soddisfazioni, ha regalato a noi, futuri Taddei, begli sprazzi di vita: persino un gol struggente, di testa, al sette, nel magico Bernabeu. Che Rodrigo! E oggi? Quel che rimane di un sogno è in quellimproperio rivolto in brasileiro-capitolino allattonito guardalinee Li mortasci tua! (intuito dal labiale, seguito da una serie di considerazioni pauliste e carioca sulla madre dellassistente in questione). Risultato: a casa Taddei, a casa pure noi. Varrebbe la pena considerare la complessità dei fatti.
Rodrigo è ragazzo doro, poco amato però da Madre Natura che gli ha riservato un aspetto a metà strada tra Freddy Kruger e il leader degli Aerosmith, Steven Tyler. Per compensazione gli ha però dato due gambe così, due polmoni strepitosi e una certa tecnica. Sommando il tutto, si ottiene per anni un ottimo esterno destro che ha regalato a Spalletti e a tutti noi, grande quantità, eccellenti qualità, e una carrellata di pugni sotto la maglia
per fare pulsare il suo cuore giallorosso.
Ma se il tempo passa persino per Julia Roberts e Kathleen Turner, non capisco perché non dovrebbe passare per Rodrigo. Così ci ritroviamo a Udine, a li mortasci tua, alla triste abdicazione di un uomo che non ce la fa più a inseguire tutti, a dribblare, crossare, tirare degnamente... Troppo facile criticarlo. Lui è esattamente quello che oggi siamo noi, è lo specchio di ogni pezzo di Roma, traccia di passato, indizio di ciò che eravamo e che non siamo più. Andy Warhol un giorno scrisse che Roma è lesempio di ciò che accade quando i monumenti di una città durano troppo a lungo. Warhol va solo aggiornato, aggiungendo un articolo determinativo: la. La Roma è lesempio di ciò che accade quando i monumenti....
E Rodrigo Taddei è un monumento, straordinario monumento alla Roma spallettiana che correva, pressava, imperversava. Non possiamo chiedergli tutto e, per di più, per sempre. Inchiniamoci a Rodrigo, ringraziamolo, riserviamogli tributi e panchine doro, quarti dora decisivi e aiuti senatoriali. Non permettiamo più che un uomo così si trovi mestamente a insultare un guardalinee in cui vede il se stesso fuggito, la sua gioventù
svanita. Se siamo tutti Taddei, lo siamo grazie a lui. Grazie Rodrigo. Grazie amico caro.