Nazionale, DE ROSSI: "Anche se sono qui Roma è sempre nella mia testa. Il mio ruolo? Davanti alla difesa. Zeman mi incuriosisce, ha riacceso la passione. Gerrard è il mio idolo" (AUDIO)

20/06/2012 alle 18:00.

Daniele De Rossi si presenta davanti ai microfoni per la conferenza stampa, in vista della sfida di domenica contro l'Inghilterra.

 

 

 

 

ASCOLTA LE PAROLE DI DE ROSSI (1° PARTE)

 

ASCOLTA LE PAROLE DI DE ROSSI (2° PARTE)

 

 

Un appello ai tifosi:

Il problema è quello, chi può permettersi in questo periodo di venire e di fare una trasferta del genere? L'Italia vive un periodo delicato dal punto di vista economico, e questo incide sulla presenza allo stadio. Gli inglesi seguono la nazionale con questi spostamenti di massa da sempre. In campo perlomeno saremo 11 contro 11. E' sempre bello ricordare i momenti in Germania, quando si spostavano tanti tifosi italiani e molti vivevano là. Speriamo di continuare a fare bene, di dare una buona immagine di noi e di passare il turno. Una buona iniezione di entusiasmo potrebbe spostare gli equilibri.

 

Il tuo rapporto in campo con Pirlo?

Non l'ho visto in difficoltà, con l'Irlanda abbiamo sofferto tutti nel complesso. L'Irlanda superava il centrocampo con le palle lunghe, questo comportava meno gioco nella mediana. La tattica la deciderà l'allenatore.

Ti senti il Gerrard italiano?

Ho visto poco l'Inghilterra ma non c'è bisogno di guardarla. Ha grandi giocatori, poi c'è Gerrard che è sempre stato il mio idolo. E' uno che rimane sulla cresta dell'onda da anni. Anche sugli esterni e in attacco sono molto forti. Hanno un'impronta italiana, con l'allenatore che ha lavorato in Italia. Quindi non saranno sprovveduti in difesa. Una squadra forte.

Balotelli?

Speriamo che i nostri attaccanti faranno male all'Inghilterra e bene a noi. Poi se sarà lui, Cassano, Giovinco o non importa. L'importante è che si faccia una bella partita e che si faccia un gol più dell'Inghilterra. Poi Mario può far male all'Inghilterra come a qualsiasi altra squadra.

Un giornale polacco l'ha definita 'dinamite inesplosa'. In che ruolo?

Mi fa piacere. Non lo so, stavolta non lo so. Questa volta abbiamo più tempo per parlarne, per provare. Ci sono più giorni: il mister penserà alle varie soluzioni ma non so in che ruolo 'esploderò'.

C'è adrenalina, quasi ci sentiamo gli strafavoriti. Sono cose da Italia? Ti sarebbe piaciuto trovare ancora Capello sulla panchina inglese?

Si, sono cose non tanto italiane, ma dello sport. Lo sport ti esalta quando le cose vanno bene e ti affossa quando sei in dubbio. Noi eravamo in dubbio prima dell'Irlanda, perchè non dipendeva solo da noi. Se non fossimo passati avremmo parlato di un Europeo disastroso. Così come successo con Donadoni: abbiamo perso contro una squadra fortissima però è rimasta un'ombra negativa su quell'esperienza. Non penso che siamo strafavoriti, loro sono arrivati primi e noi secondi. Capello è l'allenatore che più mi ha aiutato nella mia carriera, mi ha preso dagli Allievi Nazionali e mi ha lasciato come un under 21 pronto per la Nazionale. Dire che devo tutto a lui è poco. Credo che lui sia un valore aggiunto per ogni partita: sarebbe stato un valore aggiunto per l'Inghilterra, senza nulla togliere a Hodgson. Capello è uno che a livello di preparazione della partita e motivazione può spaventare.

Il governo italiano non verrà a Kiev per il caso Tymoshenko. Voi pensate solo alla partita o potete essere testimoni di questo fatto?

Ne abbiamo parlato un po' prima degli Europei. Sono situazioni delicate e non è neanche facile per noi giudicare l'operato della nostra classe politica: sono equilibri molto sottili, bisognerebbe sapere molti dettagli e io non li so. E' un fatto spiacevole, grave, ma noi ci limitiamo a giocare, non possiamo fare altro.

Zeman

L'ho sentito pochi giorni fa per la prima volta. Abbiamo parlato poco, 5 minuti. Non lo conosco personalmente, non ci ho mai lavorato. Faccio gli auguri a Vincenzo, lo reputo un grande allenatore. Zeman mi incuriosisce, è una scelta che ha già portato molto entusiasmo a Roma, ha contribuito al discorso degli allenamenti. Ha riacceso la passione che si era un po' addormentata. Sarà interessante conoscersi a vicenda, ho sentito parlare molto di lui, come lui avrà sentito parlare di me dalle persone che lo conosco. Sono un professionista, credo che lui ami i professionisti. Sul discorso tattico non commento, lui è l'allenatore e deciderà se farmi giocare in porta o in attacco

Il mercato della Roma?

Sono stato abbastanza chiaro a fine campionato, quella era la circostanza più giusta per parlarne. C'è tempo, il mercato non chiude domani. Adesso ho una manifestazione che mi interessa molto e voglio pensare a questa, con un occhio e un orecchio sempre puntato a Roma, al mercato e alle vicende societarie. Nonostante sia qui, Roma è sempre nella mia testa. Aspettiamo fiduciosi e speriamo bene. Non è che devo commentare ogni acquisto o mancato acquisto come un opinionista. Quello che ho detto dopo Cesena lo penso ancora.

Pirlo?

La sua importanza è nei numeri, nella carriera. E' un giocatore meraviglioso, decisivo e lo è stato anche in questo Europeo. L'ultima partita è stato detto che non è stato decisivo ma i gol li abbiamo fatti partendo dai suoi piedi. Credo che io e lui abbiamo giocato così tanto insieme, il discorso di compatibilità esce fuori quando le cose non vanno benissimo. Con l'Irlanda non è andata bene tutta la squadra, ma non perchè io e Andrea siamo incompatili.

Sei un giocatore 'universale', secondo Prandelli. Puoi lasciare il segno?

Le parole del mister mi hanno fatto piacere. Evidenziano stima e fiducia. La fiducia l'ha dimostrata semplicemente mettendomi in difesa nelle prime due partite. Il fatto di svariare, muovermi, interpretare in maniera più svariata il ruolo che lui mi dà mi piace. Poi in questo Europeo mi sento abbastanza bene. Gerrard ad esempio è l'emblema del giocatore universale: difende, sta a centrocampo, si fa trovare in attacco. Mi piacerebbe un giorno completare il mio modo di giocare come lui.

Balotelli è sentito come un corpo estraneo? Come interverresti su di lui?

Non mi sembra affatto. A volte può essere più o meno felice e partecipe, ma questo succede a tutti. Chi sta in panchina ha sempre meno entusiasmo di chi gioca. E' normale che sia così. Lui lo vedo molto tranquillo. Intervenire? No, c'è un allenatore che interverrà qualora ci fosse il bisogno. Io non sono qui per intervenire ma per provare a vincere l'Europeo. Mario comincia a diventare grandicello, deve prendersi le sue responsabilità. Io al posto suo vorrei essere trattato come gli altri, sentirmi parte di un gruppo. Non vorrei avere un trattamento di riguardo. All'età sua feci il mondiale e nessuno ebbe un occhio di riguardo quando ho dato quella gomitata. Sono cose che ti formano e ti rinforzano.

La Roma ha sfidato spesso squadre inglesi. Per te Italia-Inghilterra è anche questo?

Si, c'ho pensato. Non sono mai stato fortunato contro le squadre inglesi. Non ho mai giocato contro l'Inghilterra, mi affascina. Ma sono storie diverse, discorsi diversi. Roma-Liverpool è una ferita che nessun Italia-Inghilterra potrà rimarginare. E' un onore giocare contro una sqaudra storica. Sono eccitato dall'idea di giocare contro di loro. Io non gioco in campo europeo (esclusa la Nazionale) da tanto tempo, quindi sono molto carico.

Italia e Inghilterra non calciano bene i rigori

Non ci avevo pensato. Quando si arriva ai rigori si è sempre un po' stanchi. Poi non si passa il turno per caso. Ma non pensiamo alle sconfitte dell'Inghilterra ai rigori, non vogliamo arrivarci. Se ci arrivassimo proverò a tirarli come alla finale del Mondiale, non come all'ultimo Europeo

L'Inghilterra non ha fatto bene nelle ultime competizioni. Questo vi tranquillizza?

No, non c'era preferenza tra Inghilterra e Francia. Probabilmente avremmo scelto l'Ucraina. Non saremo stati contenti nemmeno se avessimo affrontato la Francia. Le vecchie sconfitte dell'Inghilterra non ci fanno stare più tranquilli

Gli scandali prima delle competizioni importanti possono essere uno stimolo per fare bene?

Non è uno stimolo in più. Il gruppo è sempre stato formato da grandi professionisti e persone che non si sfaldano, non lasciano i compagni soli al proprio destino. La spiegazione è nel dna dei calciatori e degli italiani in generale, che nelle difficoltà si esaltano.

Ti ha sorpreso il modo in cui è stato licenziato Capello dalla FA? Catechizzerai Balotelli?

Credo che Capello abbia dimostrato una grande coerenza a prendere una decisione del genere ma adesso mi  interessa poco. Faccio sempre il tifo per lui, tranne quando è andato alla . Spero sempre che stia bene e trovi i successi migliori. Ma sono discorsi vecchi, non legati al nostro Europeo. Su Balotelli penso che sappia quello che devo fare, non voglio andare lì e dirgli "Mi raccomando non fare questo o quello", non serve. Lui ha già giocato molte volte in nazionale, gioca ad alti livelli da anni. Saprà come comportarsi.

Con Croazia e Irlanda c'è stato qualche problema di possesso? Voi siete fatti per affrontare le grandi? Il ti voleva perchè sei simile a Gerrard?

Il possesso palla è venuto meno con l'Irlanda. Ma non è successo per un motivo nervoso o di disorganizzazione. Siamo stati presi alla sprovvista dalla loro aggressività e dalla loro modo di giocare palla lunga che ostacola il possesso. La storia dice che l'Italia si esalta contro i grandi avversari ma è un quarto di finale di un Europeo, qualsiasi avversario hai davanti devi fare una prestazione notevole. Mancano 3 passi belli grandi per arrivare fino in fondo. Sarà una guerra di nervi e qualità per andare avanti. C'è stata una sorta di attrazione reciproca col calcio inglese, in questi anni ha superato il calcio italiano, c'è fascino. Ma resta un discorso che potrei fare anche con la Spagna, entrambi i campionati sono meravigliosi.

La tua duttilità è un valore o alla lunga può essere un problema?

E' un valore, mi rende orgoglioso la fiducia che mi ha dato l'allenatore in riferimento alla mia duttilità. E' una cosa di cui vado fiero, penso sia la mia più grande qualità. Penso di essere un giocatore completo e  questo mi ha sempre aiutato nella mia carriera.

Il tuo ruolo nel futuro

Io non gioco nel ruolo che amo di più perchè davanti ho il più forte d'Italia (Pirlo, ndr). Ma mi sposto volentieri, c'è chi fa le bizze quando viene spostato. E' un piacere e un vantaggio giocare con Pirlo in quel ruolo. E' doveroso per un giocatore accettare qualsiasi ruolo gli viene assegnato. Non pensavo di trovarmi così bene in difesa. Con la difesa a 3 mi sono trovato meglio di quanto pensassi. Ma il mio ruolo preferito è giocare davanti la difesa.

Sarà una guerra di nervi, anche col mezzo dei tabloid, per Balotelli?

Credo che lui sia più abituato di noi a queste pressioni. Se si lamenta dovete chiedere a lui. Credo che si parlerà tanto di lui, è un giocatore forte, giovane e che in Inghilterra ha fatto qualche casino. E' normale che si parli di lui, è una responsabilità che lui si prende, non soffre la popolarità, anzi ci convive. Farà la sua partita senza problemi. Anche perchè stiamo chiusi in albergo, non ci potranno essere problemi. Sul campo fa il suo, noi non lo riprendiamo, ci pensa l'allenatore. Però non è normale limitare tutti i problemi a Balotelli.