Roma-Torino, MOURINHO: "Con Dybala c'è luce, alcuni giocatori dovranno fare autocritica. Oggi Karsdorp out? Decisione mia, lui sa perché" (VIDEO)

13/11/2022 alle 17:10.
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La Roma chiude il 2022 con un pareggio contro il Torino: termina 1-1 la gara contro i granata valida per la 15esima giornata di campionato, ultima partita prima della sosta per il Mondiale in Qatar. Dopo la sfida il tecnico giallorosso José Mourinho, espulso nel corso della gara, ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:

MOURINHO A DAZN

Cosa è accaduto durante l’espulsione?
“L’espulsione è giusta, le mie parole meritano il rosso. Ho parlato con l’arbitro dopo e mi sono scusato, ma del suo modo di arbitrare non voglio parlarne. Ho avuto l’umiltà di scusarmi per le mie parole, ma la sua performance durante la partita la lascio commentare a voi”.

Cosa non le è piaciuto dell’arbitro?
“Non voglio parlarne. La partita è finita, quella che si può vincere non è quella terminata, ma la prossima. Ho parlato con l’arbitro e veramente non mi piace parlare pubblicamente di questa situazione”.

Parlando della partita…
“Quale delle due? Una fino al 70’, dove i tifosi della Roma vogliono andare a casa, sono dispiaciuti e fischiano, mentre negli ultimi minuti abbiamo creato di più rispetto alle ultime 4/5 partite. Il perché? È facile, quando uno come Dybala non gioca è molto diverso per noi. Non voglio fare Harry Potter, ma quanti punti avremmo fatto con Dybala in campo nelle ultime 6? In due non c’era neanche Pellegrini. Le difficoltà nel nostro gioco si vedono, ma la luce sta lì. Ci sono dei giocatori che hanno un livello bassissimo, dobbiamo riposare. Dal punto di vista individuale alcuni devono fare un’autoriflessione, un’autocritica che farò anche io con me stesso. Comunque solo una squadra unita come noi fa quello che abbiamo fatto oggi. Quando prendi due pali e sbagli un rigore al 93’ di solito la partita muore lì e invece è andata fino alla fine. Chiamo questi 20 minuti i 20 minuti della speranza. La speranza di avere Dybala, Pellegrini e tutti insieme, anche Tahirovic. Sono settimane che dicevo che era pronto e oggi è entrato bene. Complimenti per il suo debutto”.

Manca la mentalità?
“La mentalità la fanno i giocatori. Si parla tanto di cultura di club, di tifoseria e città, ma secondo me no, tutto si costruisce con la mentalità dei giocatori”.

Belotti era il designato per calciare il rigore?
“No”.

Chi era?
“Non te lo dico, ma non era Belotti. Il problema per me non è sbagliare, ma quando non dai quello puoi dare. Belotti ha avuto il coraggio di tirare il rigore, almeno ha avuto il coraggio di farlo”.

Il tecnico, poi, non ha voluto rispondere alle domande da studio.


MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Questa partita ci conferma che la Roma è Dybala dipendente, è preoccupato?
"In questo momento in cui è recuperato non sono preoccupato, ma ho la speranza che possa tornare bene per il secondo periodo del campionato. Gli ultimi 20 minuti sono 20 minuti non di sorpresa, ma di speranza perché Tahirovic sarà un grande giocatore: fin quando sarò qui non smetterò mai di dare possibilità di svilupparlo perché è un lavoro di cui la Roma come società ha bisogno, è un giocatore in più che con il tempo andrà a mangiare qualcuno di quelli che hanno più stabilità in questo momento. È un giocatore di qualità. È ovvia la situazione di Dybala: con lui per 20' abbiamo avuto più emozione nello stadio, più palle gol e tutto di più. Sono 6 partite di fila in campionato senza di lui, è tanto per questa squadra. E poi due partite senza lui e Pellegrini, è assurdo per noi. Per questo esco con la speranza e contento per l'atteggiamento dei giocatori negli ultimi minuti: quando prendi un palo, parata, poi rigore sbagliato, la squadra muore invece la squadra è andata fino alla fine per cercare di cambiare un risultato. Abbiamo i nostri limiti ma sono positivo per la speranza vista nel finale".

Dov'è finita la Roma che senza Dybala ha vinto un trofeo l'anno scorso? Il resto della Roma perché ha tutte queste difficoltà?
"È difficile per me rispondere. Ho la risposta per te, se mi dai la tua parola che resta tra me e te, te lo dico fuori. Non puoi farlo? Allora non te lo dico. Pensa bene all'anno scorso e a quest'anno se ti sembra tutto uguale o manca qualcosa di fondamentale".

Mkhitaryan?
"E qualcuno che è qui ma non è lo stesso".

C'è un problema di recuperare Abraham dal punto di vista psicologico?
"Magari sono old fashioned però penso che quando diventi un giocatore professionista in un universo di milioni e milioni di bambini che lo volevano essere, non hai bisogno dell'appoggio di nessuno, non hai bisogno di una fonte esterna per motivarti. Cos'è questo? L'allenatore, lo psicologo...ma cosa, devi dare tutto in campo ogni giorno, in ogni allenamento, in ogni partita. Gioca bene, male, sbaglia o non sbaglia. Con un giocatore che con me sbaglia, l'unica cosa che posso dire è che è scarso, però sbaglia. Ma una cosa è sbagliare e un'altra è l'atteggiamento. La tua domanda riflette un po' il mondo di oggi. Ma quale appoggio psicologico, corri amico, vai lì per il duello individuale, crea dei problemi a Buongiorno e agli altri...amico, sono milioni e milioni di bambini che vogliono arrivare e arrivano in pochi, sono privilegiati. La fonte esterna è il plus, ma non sei tu allenatore, psicologo o direttore a cambiare la mentalità di un giocatore. Sei un uomo. Volpato oggi non ha giocato bene, di chi è la colpa? È mia perché non è un giocatore che può giocare contro una squadra come il Torino perché è una squadra che gioca a uomo, aggressiva e tosta. La colpa è mia che non ha giocato bene. L'ho cambiato per migliorare la squadra e per proteggerlo, è parte della sua formazione. Ma ci sono altri giocatori che devono avere un livello alto non dico di performance, ma parlo di atteggiamento: non hai bisogno di motivazioni per andare alla fine del mese a prendere lo stipendio, lì vai. Dobbiamo tutti dare di più".

Karsdorp? La decisione di non portarlo all'Olimpico oggi?
"La decisione è mia, solo mia ovviamente e non devo spiegare tutte le decisioni che prendo. Lui sa perché, i compagni sanno perché e non devo dire a voi perché".


MOURINHO A ROMA TV+

“Non voglio parlare dell’arbitro. Vedo questi ultimi minuti come la conferma di due cose: con 20 minuti di Dybala c’è la luce, i tifosi nel primo tempo fischiavano ed erano delusi, ma pagherebbero per vedere più calcio di Dybala. La Roma di questi ultimi 20 minuti piace, poteva segnare 3/4 gol. Sono sei partite di campionato senza Dybala e due senza lui e Pellegrini. Questo significa tanto. Possiamo parlare che alcuni giocatori non stanno giocando bene o che la squadra sta faticando, ma questi ultimi 20 minuti non hanno bisogno di parole. Per me non era una sorpresa, dovevamo solo aspettare il momento in cui Tahirovic esordisse. Ci sono dei club e delle squadre che spendono milioni su milioni, mentre altre squadre costituiscono giocatori. Per me Tahirovic non è bravo, ma molto bravo”.