Queste le dichiarazioni di Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine della gara con il Chelsea:
DI FRANCESCO A MEDIASET - ASCOLTA L'AUDIO
Una Roma in crescita
Sapevamo di poter soffrire, per il loro sistema di gioco. siamo stati bravi a soffrire, come fanno le grandi squadre. Stiamo crescendo ma non è finita, anche questo deve essere un punto di partenza.
Una rivincita?
Nessuna, credo nel lavoro e in quello che propongo. La squadra ci ha messo un po' a capirlo ma si è messa a disposizione. chi va in campo sa quello che deve fare
Cosa ha fatto ad El Shaarawy?
E' un ragazzo che si allena come chiedo, non rimane isolato, ma viene dentro a giocare. Su due tagli ha fatto due gol, voglio questo dai miei esterni. Lo fa a destra e a sinistra, sono contento della sua crescita.
Florenzi?
Ha chiesto il cambio, era morto ma ci può stare. In campo ho rivisto il Florenzi dei vecchi tempi.
La sorpresa o il dubbio nel vedere la formazione poteva essere vedere El Shaarawy a destra. Ha messo lo zampino anche nel terzo gol con il suo taglio a liberare Dzeko. Questo è indice di partecipazione
Condivido, quando si gioca a tre il rischio è che non si assorba nulla ballando tra il centrale e l'esterno, ma nel caso del secondo gol ci ha creduto. Mi piace che gli esterni vengano dentro a giocare, ritengo che ci siano molti vantaggi e oggi lo abbiamo dimostrato
DI FRANCESCO A ROMA TV - ASCOLTA L'AUDIO
(Inquadrano Ruggero Rizzitelli truccato con i colori giallorossi per la serata di Halloween, ndr)
Si può avere un po' di colore anche per me perché stasera ne vale la pena dai
E' stata la vittoria del cuore, del carattere, della grinta e del coraggio
E della qualità perchè al di la della sofferenza che fa parte di una grande squadra quando si vogliono ottenere queste vittorie, non ci siamo mai disuniti e abbiamo difeso con tutti gli effettivi con Dzeko che ha anche fatto corse dentro la nostra area. Questo spirito ci deve accompagnare sempre in tutte le competizioni e così sono convinto che ci toglieremo grandi soddisfazione
Dopo il sorteggio avevano dato tutti la Roma fuori dal girone
Ci avevano visto fuori da tutto, le chiacchiere stanno a zero e il lavoro alla lunga paga. Il lavoro sta dimostrando che tutti i giocatori che si erano meritati di giocare con Spalletti quest'anno stanno giocando e ho dato a loro la chance di giocare queste partite e meritarsi queste serate
Cattive letture nel primo tempo...ma sempre un compagno ad aiutare
Si è quello che sto cercando di trasmettere alla squadra che quando si soffre si deve farlo tutti insieme, succederà ancora di dover soffrire in alcuni momenti della gara ma questa compattezza e questa voglia di sacrificarsi l'uno per gli altri alla lunga paga. Noi inizialmente siamo stati poco bravi a leggere le traiettorie in mezzo alle linee ma poi siamo stati eccellenti nel proseguio specialmente nella gestione del secondo tempo dove la squadra ha mostrato grande maturità.
Ti meriti questa vittoria, alcuni ancora avevano dubbi sulla tua bravura e sulla tua squadra. Cosa non ti è piaciuto oggi?
Al di la dello scetticismo credo che il lavoro paga e sto vivendo questa esperienza con grande serenità e puntando tutto sulle mie competenze. La cosa più difficile è trasmettere le cose a chi sta dentro e non a chi sta fuori e questo ora sta passando in maniera positiva e mi auguro che continui. Trovo poche cose negative stasera, forse nelle letture potevamo fare meglio, non abbiamo lavorato benissimo in alcuni momenti della gara, potevamo accorciare meglio anche se loro ci hanno colto di sorpresa rispetto a come avevamo preparato la gara poi nel secondo tempo ho rifatto due tre uscite un po' differenti dei due esterni che ci hanno ridato grande equilibrio
Una menzione particolare agli esterni offensivi
Se Buffon fa i complimenti a Higuain per quello che fa nella fase di non possesso figuriamoci se i miei esterni non lo possono fare. Per diventare grandi bisogna essere bravi in tutte e due le fasi, rimanere corti e lavorare insieme alla squadra. La loro pressione permette alla linea di leggere meglio le situazioni. Il lavoro degli esterni è inevitabile per come gioco io
Come ci si sente a essere il miglior allenatore della storia della Roma in Champions?
E' una bella soddisfazione però la strada è ancora lunga. Dobbiamo rimanere umili e lavorare tanto, se facciamo così ci possiamo togliere grandissime soddisfazioni anche in Champions
DI FRANCESCO IN CONFERENZA STAMPA
Sorpreso delle chance create contro la difesa del Chelsea?
No, però sapevo che potevano darci difficoltà con questo sistema di gioco. Potevamo rischiare qualcosa, ma in ripartenza siamo stati sempre pericolosi, sono stati bravi a ballare tra il quinto e il terzo centrale. Nel primo tempo abbiamo incontrato una squadra con qualità importanti, siamo stati bravi a soffrire per poi chiudere la partita
Cosa ha pensato dell’assenza di Kanté?
Sapevamo che veniva da un infortunio, se non ha giocato un motivo c’è. Mi aspettavo questa formazione, ero convinto dei due trequartisti, abbiamo preparato la partita su questo. Sapevamo che potevamo fare male
Consacrazione internazionale?
E’ una grandissima serata, che meritavamo. Ho messo tanti ragazzi dell’anno scorso, loro se l’erano conquistata sul campo, lo meritavano. Al di là di tutto le scelte sono legate a questo, a livello motivazionale ero convinto che facessero grandi cose. Abbiamo consapevolezza, per consacrarci dobbiamo fare tante battaglie. Non si smette mai di dimostrare, abbiamo dimostrato di essere cresciuti con questo pensiero collettivo che può fare la differenza
La trasformazione di El Shaarawy?
La testa fa la differenza, ha capito che per essere il giocatore che è deve avere continuità e fare le due fasi in un certo modo. Ha fatto due gol andando sempre in taglio, cercando la palla che a me piace da morire, sempre dagli esterni. L’aspetto che voglio sottolineare non è solo la fase offensiva, ma quella difensiva che lo ha portato a diventare un giocatore completo
Si sarebbe aspettato di essere primo alla quarta giornata?
E’ una squadra che ci crede, ci crede adesso, ma bisogna continuare su questa squadra. Siamo passati anche attraverso Qarabag, che ha dimostrato di dare problemi a tutti. In Europa non è mai facile vincere, stiamo acquisendo una grande mentalità che deve proseguire nel nostro campionato, gli altri cercano sempre la vittoria e noi faremo altrettanto
La vittoria più bella?
E’ una grande vittoria, ma non è mia. Di Roma, della Roma, dei tifosi. Sono convinto che sia un punto di partenza per me, voglio togliermi qui tante soddisfazioni. Si passa da questo, dalla consapevolezza e non dalla presunzione. C’è ancora tanta strada da fare
Soddisfazione personale?
Sto vivendo questa esperienza con grandissima serenità, consapevole di cosa posso dare ai ragazzi. La cosa difficile è entrare nella testa dei giocatori, il resto è conseguenza. Sono sereno dei vostri giudizi, lo sarò anche successivamente. È un momento che mi godo, ma so che ce ne possono essere di differenti. Devo continuare su questa strada e basta