Roma-Napoli, SPALLETTI: "Scudetto? Ora è dura. E' mancato coraggio ma non siamo stanchi" (AUDIO E VIDEO)

04/03/2017 alle 23:20.
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Queste le dichiarazioni di , allenatore della Roma, rilasciate alla stampa al termine della partita con il :

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Finale importante ma partita diversa...
E' andata così, sono stati più bravi in velocità e a far giocare palla nel primo tempo. Ci hanno fatto penare per riconquistare palla, quando gli altri ti ammucchiano diventa difficile fare i passaggi che ti consentono di liberare l'uomo. Nel primo tempo hanno meritato il vantaggio, nel secondo è stata tutta un'altra partita, c'è stata anche un po' casualità.

Ma anche un po' di stanchezza?
Parlare di stanchezza peggiora la situazione. sono discorsi da fare tra di voi, ma io non partecipo. La squadra nel finale ha avuto un comportamento nettamente diverso. Per me i miei giocatori non sono stanchi, lo hanno fatto vedere nel finale di partita non è un mio alibi. Nessuno può trovare alibi, abbiamo un ciclo di partite determinanti e lo affrontiamo con l'intenzione mentale giusta.

Avevate trovato continuità, poi con la Lazio avete perso in modo netto e un ko anche oggi: cosa è cambiato?
E' successo che mercoledì non abbiamo perso in modo netto, non abbiamo fatto benissimo e loro sono stati bravi a sfruttare le loro qualità, noi non ci siamo comportati di conseguenza sul livello di atteggiamento di squadra. Nel primo tempo oggi non siamo stati coraggiosi a cercare la giocata e ci hanno messo un po' in mezzo creandoci difficoltà nel primo tempo. Nel secondo, mettendola più sull'1 contro 1, si è vista una squadra diversa anche dal punto di vista fisico, che è stata bene in partita.

fuori scelta tattica?
Si, ho deciso di dare più spazio a e dopo le ultime due partite.

e ?
Si sono comportati bene ma non li ha aiutati la squadra. Hanno fatto ciò che dovevano fare, a volte si incide di più e a volte meno. Oggi nel primo tempo non è andata benissimo, ma l'impegno c'è stato.

C'è da mettere a posto la difesa?
Oggi anche ha trovato meno posto dove giocare, loro ti aggrediscono bene. Il loro venire a pressare non ci ha fatto riallungare e riabbassare per creargli problemi tra le linee, in questo giochino qui abbiamo avuto difficoltà, giocandocela male, non siamo stati tranquilli, coraggiosi e precisi ed è giusto che hanno fatto meglio loro nel primo tempo. C'è poco da fare. Sotto questo aspetto c'è da migliorare.

Scudetto andato?
Ma lo scudetto dipenderà da cosa farà domani la , ma tutto è un discorso duro. Quando esci sconfitto dagli scontri diretti si ribaltano le situazioni di morale. Siamo forti, il è forte e le partite sono ancora tante.  c'è da giocare, rendersi conto della reltà e affrontare i problemi in maniera professionale. Con coerenza e competenza.



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Reazione nel finale ma qualcosa non ha funzionato.
Nel primo tempo loro hanno fatto bene, noi non ci abbiamo messo abbastanza spregiudicatezza nelle giocate coraggiose per liberare spazio e andare dietro la linea difensiva. Ci hanno risucchiato coi difensori venendo a pressarci e non ci siamo diluiti negli spazi che loro lasciavano liberi. Quando abbiamo recuperato, loro sono stati corti e ci sono saltati addosso, non c'è riuscito di liberare posizioni per fare possesso palla.

Difesa a 3 e mezzo da mettere a posto
Sono stati bravi loro, perchè palleggiando hanno trovato sempre l'uomo sulla trequarti o sulla linea difensiva. Sul gol sono stati riuscchiati in due, hannos fruttato il buco che si è creato. Sono errori che si possono commettere

Com'è l'umore dello spogliatoio?
Sempre uguale, quando si perde si è dispiaciuti, la convinzione e il morale si abbassano. Dopo arrivano le prese di coscienza, le analisi e le professionalità da portare avanti. Si va dentro il problema per cercarne la soluzione.

Solo imprecisione o difficoltà nel trovare gli spazi?
Tutte e due. La cosa fondamentale è essere veloci nello spostare la palla toccandola poche volte, perchè la squadra è più ordinata. Cosi diventa facile inquadrare la palla ferma e comportarsi di conseguenza. Servono poi più velocità, di scelta e coraggio nello giocare tra le linee, se la riporti sempre al , loro riducono gli spazi. O la butti o la giochi in ritardo e spesso la perdi. Se non hai coraggio di giocare la palla il reparto difensivo si affolla perchè gli spazi sono ristretti.

Serviva maggiore contributo da parte di sulle palle alte?
E' una cosa che va sempre ricercata come seconda soluzione. Abbiamo cercato di farlo in alcuni momenti, dipende sempre dalla lettura della gara e dalle difficoltà che crea la squadra avversaria. Nel primo tempo dovevamo alzarla di più invece che giocarla e perderla ripetutamente. Nel primo tempo sono stati più reattivi e veloci anche sui rimbalzi, portando a casa la palla sporca e rendendola giocabile con intuizioni e coraggio di giocate corte, a volte anche banali, ma fatte con brillantezza.

Lo scudetto ora è la difesa del secondo posto?
Sì, bisogna essere realisti. Loro son stati bravi, se per noi prima era durissima, con questa sconfitta ora è quasi impossibile.


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Siamo stati lenti nel far partire la palla che viaggiava troppo piano. Intimoriti dal loro pressing, hanno riconquistato la palla e l'hanno fatta girare con qualità e hanno avuto il controllo per un'ora. Quando ci siamo liberati del timore del fare la giocata abbiamo trovato la giocata ma doveva essere così dall'inizio. Loro hanno corso e giocato a calcio ma nell'ultima mezz'ora si sono creati i presupposti per pareggiare.

La difesa aveva trovato una sistemazione ottimale, ha subito 5 gol in 3 partite all’Olimpico. Un calo di attenzione dei difensori? Gli errori di , è in difficoltà?
C’è un po’ di tutto e soprattutto c’è questa lentezza nel far girare palla, è quella la chiave del successo di una squadra che deve costringere gli altri a difendersi. L’inizio dell’azione diventa fondamentale. Loro, come hanno sempre fatto, ti vengono a pressare, cercano l’1-1 e cercano di risucchiarti, se riporti sempre palla sul hanno un vantaggio. Noi abbiamo fatto spesso così, non abbiamo avuto coraggio e qualità nelle giocate. Si può fare meglio, sarà uno degli argomenti da portare avanti ma per oggi è andata così. Nel secondo tempo, quando ci siamo liberati perché dovevamo farlo per forza, abbiamo avuto più successo.

Una percentuale per il secondo posto tra Roma e ?
In base alle differenze che ci sono adesso, la distanza è ridotta, diciamo 60-40, la distanza è di una partita ma c’è ed ha un valore.

Una squadra stanca non chiude in crescendo la partita come oggi. Ma come spiega il calo d’intensità?
La squadra, prima di tutto, non è stanca, ma in alcuni momenti abbiamo giocato male, non abbiamo accorciato, ci siamo ammucchiati come in occasione del buco creato nel primo gol… Ci sono un po’ di cose.

Si è giocato con 4 difensori centrali, un messaggio alla squadra che ha avuto conseguenze?
Può essere una domanda dove lei ci mette del suo. Juan Jesus a Milano faceva il quinto, perché oggi non sarebbe andato bene? Oggi ha fatto il terzo centrale in fase di possesso, era più avanti per far correre di più Insigne. Anche se lui ci arrivava sulle palle lunghe, lui intanto ripartiva con lui senza lasciarlo a metà strada.



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Non c’era stanchezza.
Abbiamo fatto girare palla lentamente, non abbiamo avuto coraggio nel cercare giocate nello stretto, loro hanno riconquistato palla e ci hanno fatto correre a vuoto. Quando non avevamo più niente da perdere siamo stati costretti a fare le cose con più coraggio e abbiamo cercato di pareggiare, senza successo.

Il pressing alto del ?
Sono bravi a pressare e accorciare. Noi nelle letture ci mettiamo di più, non riesco a farglielo fare in allenamento di venire incontro quando ti vengono ad attaccare per trovare la via di mezzo. Si era risucchiati spesso dalla linea difensiva. Si porta troppo spesso sul che ha qualità ed è tutto corto e tutto stresso. Ci vuole questo fraseggio intermedio nel quale si riesce a libera uno che la mette dietro la linea costringendoli a correre indietro. Non è mai successo, abbiamo buttato quasi sempre la palla. Hanno vinto molti duelli. Quando l’abbiamo ripresa invece non siamo stati bravi a creare.

Tanto o la Roma è stata troppo passiva?
Il è sempre lo stesso, contro chiunque. Noi dobbiamo lavorare, mettendo a posto le cose velocemente e ripartire come è nelle nostre possibilità. Ci vuole calma, impegno e serietà.

Cosa bisogna rimettere a posto prima di tutto?
Ridurre il modo di pensare mentre la palla viaggia. L’anticipazione delle giocate e il coraggio di farla senza delegare l’altro. Abbiamo giocato la palla troppo lentamente, così non si vince contro nessuno. Dobbiamo essere più veloci e qualitativi.