PELLEGRINI: "Crearsi alibi significa smettere di crescere. Dobbiamo essere compatti ed ambiziosi, cosa che vedo nei compagni e nella società" (VIDEO)

31/01/2020 alle 01:24.
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ROMA TV - Lorenzo Pellegrini ha rilasciato alcune dichiarazioni per il canale tematico del club. Il centrocampista della Roma ha trattato diversi temi, qui un'anticipazione delle sue parole:

Sul derby: 
"Abbiamo preparato un bel derby al livello tecnico, tattico e mentale. Per tutte le occasioni che abbiamo creato pareggiare è stato come perdere due partite, non una. Il bello di questa squadra è che si parla poco e si fa tanto. Siamo un gruppo unito e cerchiamo di migliorare. Sicuramente dobbiamo fare qualche gol in più e ci lavoriamo tutti i giorni"

Sul lavoro della squadra: 
"Se ti crei degli alibi è come se ti stoppassi, come se non riuscissi più a crescere. Una persona molto vicina a me mi ha detto che se pensi agli alibi vuol dire che sei arrivato al tuo massimo, al tuo limite. Qui dobbiamo essere compatti, uniti, ed è una cosa che vedo molto tra i miei compagni. Bisogna essere sempre positivi, continuare a lavorare ed essere ambiziosi. Poi piano piano le cose arrivano e questa è una cosa che vedo anche nella società, non solo in noi giocatori"

Sul clima che si respira:
"A differenza degli altri anni quest'anno abbiamo avuto tante difficoltà ma non abbiamo perso mai l'identità. La forza di questa squadra è che mette tutti a proprio agio a prescindere da chi gioca. A me sembra di giocare qui da 10 anni e invece questo è solo il terzo anno per me. Provo a ragionare come un grande, uno come Edin o uno come Aleksandar. Per me è un onore condividere con loro lo spogliatoio"

Sulla prossima partita:
"Sarà una partita molto complicata, è rischioso come giocano ma a me piace molto il modo di fare di De Zerbi. Non è un caso che facciano spesso bene contro le grandi"

Su Fonseca:
"Non è facile avere le proprie idee e doverle rivedere. Lui si è adattato al nostro campionato che è uno dei più difficili che ci sono tra i top. E' molto intelligente e non ci permette di crearci alibi, come fa lui in prima persona. Prima c'era questo modo di fare, non di accontentarsi ma senza mai ammettere le proprie colpe. Dobbiamo guardarci allo specchio e chiederci sempre se facciamo quello che ci è possibile. E tirare le conclusioni"

Un saluto a Florenzi:
"Quando hai un amico, un fratello che va via non è mai semplice da gestire. Per me Alessandro è stato eccezionale in questi mesi, non giocare non piace a nessuno, è evidente. Lui ha gestito questa situazione da capitano, senza parole fuori posto e sempre con il sorriso. Gli ho detto di andare ed essere felice a Valencia. Se lo merita e qui era evidente che avesse bisogno di altro. Mi vedo bene collocato qui. Il modo di pensare della società mi piace molto. Voglio migliorare tanto e chi ha determinazione nel farlo non ha limiti. Spero di aver voglia di crescere anche a 35 anni. Sia io che la Roma non abbiamo limiti, magari insieme..."

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