RTBF - Il centrocampista della Roma Radja Nainggolan è stato intervistato dalla pay-tv belga. Il calciatore ha parlato dell'inizio della sua carriera e del suo momento in giallorosso. "Fosse stato per me sarei tornato in patria dopo pochi mesi, fortunatamente è stato fondamentale mio fratello, che mi ha convinto a rimanere, quindi è anche grazie a lui se oggi sono a Roma". I grandi club si erano già interessati a lui in passato, ma lo hanno giudicato "troppo piccolo".
Sulla Roma: "Abbiamo un ottimo gruppo, c’è davvero molto talento e le nostre prestazioni possono solo migliorare. Adesso e nei prossimi anni". Nainggolan descrive anche il suo rapporto con capitan Totti: "A 38 anni fa ancora la differenza, per me è un piacere giocare insieme a lui. È un ragazzo semplice, umile e sempre molto rilassato".
Titolare contro Andorra e Bosnia, Radja Nainggolan è andato a segno con la Nazionale. E' felice di aver potuto mostrare le sue qualità: "Non avevo mai avuto una vera opportunità. Ora l'ho avuta e l'ho sfruttata. Il peccato è che la gente dica 'Era contro Andorra'. Ma è sempre più difficile giocare contro una squadra che si difende". La non convocazione per il Mondiale gli ha fatto "molto male". "Non ho capito perché non ci sono potuto andare, ora spero di restare nel gruppo e di partecipare ai prossimi Europei o ai prossimi Mondiali".
Il centrocampista giallorosso parla anche dei suoi tatuaggi: "Ho il mio nome e cognome in cinese, ho anche delle date importanti della mia carriera e della mia vita. Il mio corpo è coperto di cose personali e di cose che amo".