Conferenza stampa, LUIS ENRIQUE: "Terzo posto? Prima battiamo il Novara. Infortuni? Non è un problema di preparazione. De Rossi è una garanzia anche in difesa. Rimango qui 10 anni" (AUDIO e FOTO)

31/03/2012 alle 12:55.

Alla vigilia del match dell'Olimpico con il Novara di Tesser, Luis Enrique ha incontrato i giornalisti a Trigoria nella consueta conferenza stampa pre match. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico asturiano:

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Alla vigilia del match dell'Olimpico con il Novara di Tesser, Luis Enrique ha incontrato i giornalisti a Trigoria nella consueta conferenza stampa pre match. Questo l'intervento INTEGRALE del tecnico asturiano:  

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Battendo il Novara la Roma può sperare nel terzo posto?

Prima dobbiamo giocare la nostra partita e poi ci penseremo. Ci sono squadre davanti a noi ed è difficile saperlo. Il nostro compito è vincere e non sarà strano, anche per l’orario che è molto strano. Dobbiamo essere pronti sul piano mentale

L’attacco della Roma ultimamente è poco prolifico...

A me interessa di più quante palle gol abbiamo creato. Un allenatore deve essere preoccupato quando una squadra non crea palle gol. Certo mi dispiace ma quando una squadra crea non ce’è problema, non sono preoccupato per questo. Il sistema di gioco della Roma comporta dei rischi ma ben vengano

Dopo Milano, è stato criticato. Cosa pensa di lui, può essere importante anche per il futuro?

Non si giudica un giocatore per una sola partita, è ingiusto. I giocatori devono essere giudicati per una stagione. E’ chiaro che serve alla Roma, lui è un riferimento. Capisco che era un buona occasione per noi contro il Milan ma la squadra ha fatto il massimo contro una grande squadra. Noi stiamo facendo il nostro lavoro e alla fine della stagione si vedrà cosa avremo fatto tutti, io per primo. I giocatori non si devono rilassare pensando che sia una partita facile

Come mai la squadra ancora non capisce quello che lei vuole dopo così tanti mesi?

Io vivo la partita con intensità e se vedo qualcosa, anche un dettaglio, che i giocatori non fanno mi arrabbio perché voglio sempre di più dai miei ragazzi. Ma in campo non è facile, da fuori si vede meglio. Io sono stato sia fuori che dentro e lo capisco. Il calcio non è matematica

Lei ha schierato Bojan sempre a partita in corso. Che cosa è mancato a lui per essere determinante?

Non mi piace parlare dei singoli. Parlo dei singoli solo dopo grandi prestazioni. Bojan è un giocatore importante ma io vedo che aspettiamo troppe cose dai giocatori giovani. Lui sta lavorando ogni giorno e penso che possa diventare un grande giocatore. Sono contento per come si allena e sono soddisfatto ma mi aspetto che faccia di più. Avrà le sue opportunità

Lei aveva detto prima della gara di Milano che in difesa si commettevano errori infantili. Sta ponendo rimedio ai problemi della difesa?

Quando sbagliamo, sbagliamo tutti. Se ho parlato in passato della difesa parlavo di errori di tutta la squadra e mi metto in mezzo anche io. Ogni giorno lavoriamo per migliorare. Quando succede vediamo perchè è successo e cerchiamo di capire i motivi

L'incontro con Baggio. Che idea si è fatto?

E’ un grande. Come giocatore non ne parliamo, io ne ho sofferto anche al Mondiale. Sono sicuro che diventerà un grande allenatore e per me dovrebbe essere sempre nel calcio

Ad oggi, quale è il suo rapporto con il calcio italiano?

Chi è il calcio italiano? Ho sempre fatto i complimenti agli allenatori che si sono complimentati con me ma non mi sento l’unico allenatore straniero in Italia. Non lo so, forse rimango qui 10 anni, prima erano 5. Sono contessisimo qua

e ci saranno? In settimana ha provato in difesa..

Si domani giocherà difensore centrale. E’ una garanzia e lo puà fare. e avevano qualche problemino, ieri si sono allenati e spero che oggi siano a disposizione

Questa Roma cerca di giocare con il . Si può arrivare a quel livello?

Non cerchiamo di giocare come il , è impossibile. Il modello di gioco che più ti avvicina alla vittoria è quello che più si avvicina ai tifosi facendo un gioco che ti porta vicino alla porta. Così ho fatto alle squadre dove sono stato e quello che sto facendo qui. Fare quello che fa il è impossibile. Il ha delle caratteristiche chi si adatta ai giocatori e noi un modello che si adatta ai nostri

Che cosa la preoccupa del Novara?

Mi preoccupa la mia squadra. Dobbiamo arrivare con la mentalità giusta. Se non lo facciamo il Novara sarà ancora più pericoloso

Che cosa pensa dell'arrivo di Stramaccioni sulla panchina dell'Inter?

Non lo conosco. So che ha lavorato qui e ha fatto bene sia qui che all’Inter. Non lo conosco e non posso parlare di come lavora. Alla fine non penso che cambi essere giovani o meno, la cosa importante è la qualità. E la stessa cosa vale per i giocatori