“Domenica contro la Lazio è stata la mia prima partita sulla panchina rossoblù. Abbiamo perso, ma non è stata una gara disastrosa. Dopo i primi cambi la squadra ha mantenuto una certa disciplina in fase difensiva e, alzando il baricentro, siamo diventati pericolosi. Siamo riusciti a fare un gol ed abbiamo sfiorato il pareggio. Ora dobbiamo ripartire da lì e cercare di migliorare.”

Non mancano i consigli al gruppo che è sceso in campo con un po’ di timore:

“Questa squadra ha bisogno di maggiore aggressività in avanti, contro la Roma cercheremo di abbinare alla qualità l’aggressività, in modo da impegnare di più i nostri avversari in fase offensiva. Il nostro gruppo è in fase di crescita, sto cercando di posizionare i giocatori nei ruoli in cui riescano a dare il massimo: voglio una squadra equilibrata che costruisca il gioco. Per questo ci vuole un po’ di pazienza, ci sono passaggi obbligati. Domani contro la Roma si vedrà quanto abbiamo fatto finora.”

Un squadra in fase di cambiamento, ricca di giovani, che piace molto al tecnico rossoblù:

“Questo gruppo mi trasmette un grande entusiasmo. La piazza ha bisogno di stimoli e credo che questa squadra sia in grado di trasmetterli. Vincere non è mai facile, la cosa importante è lavorare per avere un gruppo nel quale ognuno sappia esattamente come muoversi, una squadra in cui tutto diventi automatico. La società ha un grande progetto e ci ha messo a disposizione giocatori con grandi qualità, ora tocca a noi far sì che tutto funzioni alla perfezione. La rosa è nutrita di giocatori giovani che devono solo avere un po’ di coraggio in più. Tutti hanno una possibilità di scendere un campo, devono solo coglierla e dare il massimo. Sono un allenatore che pretende molto.”

Domani il Bologna affronterà la Roma, una squadra che negli ultimi anni è sempre stata al vertice del calcio italiano:

“E’ un gruppo con grandi qualità che in partita sa anche improvvisare. Hanno giocatori straordinari e molto pericolosi come Totti e Menez. Dovremo scendere in campo senza timore con una precisa identità di gioco: abbiamo bisogno di credere nelle nostre possibilità.”