"Concludere a qualsiasi costo". Dalle carte dell'inchiesta sullo Stadio della Roma emerge anche il pressing indiretto di Luca Parnasi per la chiusura della Conferenza dei Servizi, sulla presidente della stessa, la dirigente regionale Manuela Manetti. Dalle conversazioni intercettate, scrive il gip, si evidenzierebbe anche "una disponibilità (riferita 'de relato') dell' assessore regionale Civita a fornire informazioni ai dirigenti di Eurnova sullo stato degli atti e sull'andamento della conferenza dei servizi".
Il giorno della seduta della conferenza dei servizi del 24 novembre dello scorso anno sono state registrate conversazioni che, si legge nelle carte, "denotano la posizione di favore dell'assessore Michele Civita nei confronti della società Eurnova e quindi del progetto stadio". Proprio in quel giorno della seduta della Conferenza dei servizi, Luca Caporilli, un collaboratore di Parnasi, anche lui arrestato, invoca l'aiuto di Mauro Baldissoni, il dg della Roma, per tentare di sollecitare Manuela Manetti, la direttrice della direzione regionale territorio, urbanistica e mobilità che aveva indetto la Conferenza dei Servizi.
In una sintesi dell'intercettazione del 24 novembre Caporilli sostiene che benché Manetti "avesse ricevuto indicazioni da Civita di chiudere la questione, è tornata su e ha continuato a leggere le prescrizioni e adesso addirittura sta sentendo anche gli ambientalisti". Tra le prescrizioni la più temuta è quella del Ponte sul Tevere e sulla viabilità in generale, infrastrutture che se fossero state giudicate necessarie avrebbero ritardato il progetto. Il 5 dicembre, durante una seduta della conferenza, un manager di Eurnova evidenzia la possibilità che la conferenza dei servizi possa essere rinviata ma Baldissoni lo tranquillizza, riferendo "di aver appreso da Civita che questi avrebbe intimato alla Manetti di concludere a qualsiasi costo la Conferenza".
(ansa)