Mazzola: "Totti è la Roma, chi arriva nella capitale deve rispettarlo"

02/10/2016 alle 19:50.
mazzola

Sandro Mazzola, ex giocatore e bandiera dell', è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica a poche ore dal fischio d'inizio del match tra la Roma e i nerazzurri. Queste le sue parole:

Che pensi della situazione -?
Si risolve tutto. è la Roma e la Roma è . Chi arriva a Roma deve rispettare questa cosa. E’ chiaro che devi dare un gioco alla squadra, ma se c’è lui che inventa è tutto facile

Sei felice che la vince da 5 anni?
Con me la ripeti 112 volte questa domanda. Io sono un’interista, ma simpatizzo per la Roma

Se tu fossi faresti giocare la Roma con e Bruno Peres esterni contro Candreva e Perisic?
Io li farei giocare. La Roma che ho visto con loro due in campo mi è piaciuta

Un pronostico per stasera?
“Secondo me sarà pareggio. Si può dire sia una mezza vittoria per l’ ed una mezza sconfitta per la Roma. Basta che non entra qualcuno della Roma negli ultimi 5 minuti e cambia la partita

Come giudichi la Serie A?
A me piace. Non è più il campionato più bello del mondo, ma è comunque interessante. A me piace molto la Spagna, rispetto all’Inghilterra hanno più fantasia

Che pensi delle proprietà straniere in Italia?
Il mondo va in un certo modo. Se ci fossero imprenditori italiani con le possibilità le prenderebbero loro. Ben vengano questi stranieri finché si comportano bene

Lei ha lavorato come opinionista. Le piace come lavoro?
Si mi piace tanto. Mi piace interagire con i calciatori. E’ divertente

Secondo lei Icardi può diventare un top attaccante? 
Non arriverà a livello di Higuain o Suarez. Si avvicinerà molto a loro, lui è un attaccante di altri tempi

In cosa ed in quanto è cambiata la Nazionale dai suoi tempi?
Era proprio un’altra cosa con noi. Era un onore essere chiamati in Nazionale, nel mio esordio contro il Brasile avevo il terrore

Pensi che la sia imbattibile?
Ho paura di si. Sono tosti e determinati

Perché a Roma chi sta in panchina si lamenta, mentre alla stanno buoni e tranquilli?
Ai nostri tempi si sistemavano le cose tra i giocatori negli spogliatoi. Si chiedeva proprio all’allenatore di stare fuori dallo spogliatoi per risolvere tra di noi. E’ successo con Mario Corso, l’ala sinistra che correva poco. In certe partite si metteva a giocare dal lato dell’ombra e l’allenatore si arrabbiava, ci abbiamo pensato noi