«Quanti stanno con Pallotta? La Lega è assolutamente molto ferma e schierata in maniera unanime a tutela dei valori e contro tutti coloro che tentano di inquinare i valori dello sport o usare un grande strumento di massa come il calcio per veicolare i messaggi sbagliati». Lo ha detto il presidente della Lega Serie A, Maurizio Beretta, dopo la dura presa di posizione del n.1 della Roma nei confronti dei tifosi giallorossi che hanno esposto gli striscioni contro la madre di Ciro Esposito. «Noi facemmo un comunicato formale oltre un anno fa - ha sottolineato Beretta a margine della presentazione di 'Save the Dream Day' al Coni -. In ogni situazione ribadiamo una posizione di condanna molto ferma e un impegno senza eccezione». Il n.1 della Confindustria del pallone si è poi espresso sull'ipotesi di vietare gli striscioni negli stadi, presa in considerazione dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio, dopo gli ultimi episodi: «Sono tutti meccanismi che vanno visti da un punto di vista tecnico e, se aiuta, in una logica di prevenzione -ha evidenziato-. Uno strumento di questo genere andrebbe valutato anche rispetto al tema delle sanzioni, per evitare di dare un'arma impropria a delle piccole minoranze che provocano soltanto danni. Noi dobbiamo veramente ragionare a mente sgombra per trovare tutte le soluzioni che portano a sanzionare i veri responsabili e a non caricare le società con la responsabilità oggettiva. Responsabilità -ha sottolineato- che spesso non sono nemmeno facili da esercitare. Non c'è nessuna passibilità o disponibilità ad accettare meccanismi deviati che rischiano di fare del male al calcio, uno straordinario fenomeno di massa trasversale che ogni fine settimana coinvolge 15-16 milioni di persone. Un patrimonio che va sempre più salvaguardato».