Conferenza stampa, DE ROSSI: "Qui c'è tutto quello di cui avevo bisogno. Non resto per fare il turista, credo molto nel progetto Roma". BALDINI: "Nessuna clausola rescissoria, Daniele guadagnerà 5,5 milioni l'anno" (AUDIO, FOTO e VIDEO)

06/02/2012 alle 12:28.

Finalmente l’annuncio che i tifosi aspettavano da tempo. Daniele De Rossi ha rinnovato per cinque anni con la Roma. Il centrocampista di Ostia inconterà i giornalisti nella conferenza stampa

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Finalmente l’annuncio che i tifosi aspettavano da tempo. ha rinnovato per cinque anni con la Roma. Il centrocampista di Ostia inconterà i giornalisti nella conferenza stampa in cui spiegherà le ragioni della sua scelta.

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Al fianco di il Franco Baldini, che introddurà la conferenza. Queste le sue parole:

"Con Daniele è stato raggiunto un accordo per altre 5 stagioni per un compenso lordo di 10 milioni all'anno, 5,5 più una serie di bonus, che non prevede nessuna clausola rescissoria. La Roma ha anche un accordo con il calciatore con cui si riserverà di sfruttare il 50% dei diritti d'immagine del calciatore"

Ha provato ieri fastidio dei commenti della per il rigore non dato?

"Non derogherei dal tema, credo sia fuori luogo. L'atteggiamento della Roma è evidente, vogliamo considerare gli arbitri solo dei particolari e non ci azzardiamo a parlarne. Questo commento basta e avanza"

Il club spesso nell'occhio nel ciclone. firma perchè evidentemente c'è qualcosa. Ci spiega cosa c'è dietro questa società?

"C'è l'idea di fare il calcio in un certo modo, che la crescita globale di cui parlava Daniele prima consentirà di fare. Un calcio che possa essere bello e vincente. Nessuno ha nascosto il fatto che voglia essere vincente, non è stato definito l'orizzonte temporale perchè non lo sappiamo, dipende anche dalla qualità del nostro lavoro e degli altri, ma quello è l'obiettivo. Gli voglio rendere onore quando dice che è il contratto era quello che voleva, c'è stata una trattativa lunga e complessa in cui ognuno ha usato le armi negoziali che aveva a disposizione, e alla fine ha avuto ragione lui. Devo dargli atto che le squadre più prestigiose ed esotiche avevano offerto cifre che non vale la pena nominare, credo che la scelta non sia stata fatta per soldi. Credo che abbia verificato la possibilità di arrivare a vincere, anche restando a Roma"

La clausola?

"Parlare dell'entità di qualcosa che non c'è... sono due mesi di trattative, immaginatevi le voci che ne sono uscite. Se ne è parlato molto brevemente e per cifre diverse da quelle che sono state indicate"

C'è uno sfruttamento dei diritti d'immagine?

"Con il direttore commericale Winterling avevamo parlato di questa possibilità, secondo lui c'era la possibiltà di poterlo sfruttare. Questo è compito del direttore commerciale, a parte lo sponsor tecnico il resto è completamente libero"

 

 

Questo l'intervento del mediano giallorosso:

Cosa ti ha spinto ad accettare il contratto?

"Quello che mi ha spinto a restare qui, mi sono reso conto che quello di cui ho bisogno sta qui. non è cambiato molto dal primo contratto, forse il percorso è stato più lungo. Qualche indecisione l'ho avuto, ma ho bisogno della Roma per giocare in una certa maniera. Ho sentito mille persone, ma ho sempre saputa la mia scelta"

A cosa erano legate le indecisioni?

"C'è stato un momento, lo scorso anno dopo un derby, in cui sentivo che l'amore dei tifosi nei miei confronti era leggermente scemato, non di tutti tifosi, non a livello umano ma a livello professionale non venivo visto come un giocatore importante. Anche per colpa mia. Avevo l'impressione che ci fosse un disinamoramento nei miei confronti, io qui volevo restare se ero ben voluto e quello mi ha fatto pensare a diverse soluzioni. Poi in un certo momento le ambizioni di confrontarmi con i più forti al mondo mi affascinavano più del solito. Il fatto che fossi in scadenza me lo ha fatto pensare. Non è un segreto che ho parlato anche con altre squadre, volevo provare se ero forte a certi livelli. Ci proveremo da qui."

Il ruolo di Luis Enrique?

"Il mio amore per questa squadra va a prescindere dall'allenatore e dai dirigenze, presidenti e società. Luis Enrique è stato fondamentale. Dopo sei mesi posso dire che è il tecnico migliore che abbia mai avuto, anche a livello di gestione, di ritiri ecc.... Siamo sulla stessa lunghezza d'onda"

Cosa avevi chiesto al tuo procuratore?

"Diciamo che il contratto, a livello economico, è stato l'ostacolo, quello su cui non volevo far sconti. C'è stato da discutere molto, mai in maniera cattiva, ho chiesto una cifra il primo giorno ed è rimasta quella fino ad oggi. La clausola è stato un giusto e lecito tentativo della società, ci ho pensato anche io ma avrebbe stonato con il mio rapporto con la Roma e non se ne è fatto niente"

In percentuale, è stata una decisione di testa o di cuore? Te e avete scelto la Roma a vita. Che valore può avere questa scelta?

"Il fatto che ci siano due giocatori come me e che hanno sposato questa squadra e' da giustificare con i tifosi, con la meraviglia che è questa à giorno dopo giorno. Si fa fatica ad andare via, siamo stati fortunati ad avere sempre ambienti positivi. E lo stesso che ho vissuto negli primi otto anni della mia carriera. Ho sempre vissuto più in famiglie rispetto alle società. Devo molto alla famiglia Sensi, adesso si continua sulla stessa lunghezza d'onda. Il pensiero di andar via viene fuori quando le cose  non vanno bene, ma ormai la decisione è presa. Ripensare a dove potevo andare alla prima sconfitta sarebbe una tortura So cosa signifca rimanere a Roma e non cogliere certe opportunità. E' una scelta di cuore, non resto qui per fare il turista. C'è una componente affettiva, ma credo molto in questo progetto"

Le perplessità dei soci?

"Devo rispondere sul campo, non tengo conto del parere di un socio che parla a livello personale. Spero di convicnere tutti quanti, credo che anche tra i tifosi ci sia qualcuno che ha dei dubbi Roma è anche questo, si parla di calcio 24 ore al giorno per sette giorni. E' banale dire che ognuno ha il suo pensiero, ed io lo rispetto. Spero che alla prossima assemblea i soci saranno tutti convinti. Ne dubito ma ci proveremo."

Hai detto che credi nel progetto. In cinque anni dove pensi che possa arrivare la Roma? Può puntare allo scudetto o alla ?

"Si, penso di si. Non so quantificare l'attesa. Un può attendere anche 10 anni per un scudetto, io non posso attendere questo tempoVoglio che questo sia l'unico anno in cui partiamo 'in seconda linea'. forse abbiamo creato un piccolo abili ma quest'anno non era immaginabile di poter vincere,. Però basta, il dovra fare un grosso lavoro. L'atteggiamento della società credo sia stato il passo giusto, bisogna ancora maturare.I limiti sono quelli quando c'è una squadra giovane. Ma in cinque anni penso di poter tornare a lottare per lo scudetto. La è più dura, ci sono realtà gigantesche a livello economico"

Cosa ti è mancato negli ultimi due anni? Cosa hai in più in questa stagione?

"Qualcosa è mancato, nelle prestazioni quantificare quanti anni abbia sbagliato è un modo di fare che non sposo, anche quando riguarda qualche collega. Quest'anno c'è stato un miglioramento, dovuto anche a me che sono partito con la volontà di zittire tanta gente, che parlava di un giocarote in calo. Follie, ma evidentemente ho prestato il fianco  a queste interpretazioni. Non posso negare che ho trovato un allenatore che mi valorizza e mi da responsabilità. Senza fare il ruffiano, mi mette un ruolo che amo e che mi da responsabilità. Giocare per fare il compitino non mi piace, mi piace anche stare in mezzo al gioco e toccare tanti palloni. un ruolo che mi rende una casua per le vittorie. anche per le sconfitte, perchè non è un ruolo semplice"

Bisogna migliorare più a livello tecnico o è tutto l'amibente che deve fare un passo in avanti?

"Si deve migliorare tutti insieme, la pazienza della tifoseria è stato un grande passo in avanti. Ieri abbiamo dato la prova di una grande crescita. Qui spesso ci sono stati i tifosi degli americani e quelli dei Sensi, e questo distoglie l'attenzione dalla Roma. Si è di cuore, focosi e calorosi. L'obiettivo finale diventa quasi rafforzare le proprie idee. Succedeva anche con i Sensi. Noi giocatori dobbiamo crescere a livello tecnico, di maturità, d'esperienza. E' un compito quotidiano."

Cosa ti ha detto ?

"Mi ha lasciato sempre tranquillo, non mi ha mai pressato. Pur senza battere tutti i suoi record, ci metterei la firma per fare il suo percorso ed essere il beniamino di tutti e decisivo in campo. Lui ha uno scudetto in più ed è questa la spinta per la mia carriera. Si può essere grandi anche senza lo scudetto, ma ho una grande voglia di mettere qualcosa in bacheca"

Ti hanno dato granzie sulla competititività nei prossimi anni?

"Si, hanno provato in tutti i modi a convincermi e ad elencare tutti i propositi. Mi hanno convinto da quel punto di vista, ho parlato anche con i presidenti quando sono venuti dall'America (non ho ancora capito chi sia il presidente); anche con , che non vive le cose in maniera tranquilla e provava a spiegarmi con molta enfasi quanto il rinnovo fosse importante"

Il tuo procuratore?

"Il mio procuratore parla con la società per bocca mia. Il fatto che a livello professionale potesse consigliarmi società più blasonate ci può stare, ma sono cose a cui potevo pensare da solo. Ha sempre spostato la mia volontà"

Come stai fisicamente? La nuova società è sembrata più determinata a proporti il rinnovo, quali erano lgi impedimenti?

"La vecchia società mi aveva offerto il contratto nell'anno di Ranieri, quando eravamo in lotta per lo scudetto. Alla fine della stagione Rosella Sensi mi ha chiamato e mi ha proposto il rinnovo. Li ho sbagliato io, ho detto che non era il momento. Poi sono uscite fuori problematiche oggettive più grandi, ostacoli economici e formali. La società era in vendita e non mi sembrava giusto chierdere il rinnovo in un momento di difficoltà, anche se non ho mai chiesto un nuovo contratto ma mi è sempre stato proposto. Loro mi hanno sempre accontentato. Questa società si è trovata in una situazione difficile, ero vicino alla scadenza. Il mio affetto per la Roma non esclude che abbia esercitato un potere per guadagnare di più, si parla di tanti soldi. Come sto? Meglio, anche a livello di umore. La conferenza era prevista a prescindere dalla partita di ieri. Abbiamo avuto l'accordo tre-quattro giorni fa. Sinceramente non pensavo più al contratto. La pubalgia? Infortunio di cui ho sofferto in passato, ho passato momenti non facili perchè non riesco a stare fuori. Ho sofferto un po' ma credo di stare bene"

Durante la trattativa hai ricevuto critiche dai tifosi. Ti senti che devi riconquistare questi tifosi? Ieri una vittoria importante, come spieghi i risultati altalenanti?

"Vale lo stesso discorso degli azionisti ,non utti sanno coemvanno bene le cose. Credo che debbano essere contenti delle le prestazioni e che per 5 anni hanno un giocatore che sente qualcosa di forte quando gioca per la Roma. Poi, se sperano di trovare una bandiera che giochi gratis sarei il primo a stringergli la mano. E' giusto che i tifosi dicano quello che volgioo, mai io li ho setiti sempre vicini. Ieri abbiamo battuto unas grande per la prima volta, a prescindere dal mio rientro i risultati si spiegano con il fatto che è una squadra gjovane. E' un anno di assestamento, anche per trovare consapevolezza, senza poi rinunciare ad arrivare il più in alto possibile. e si può a prescindere che giochi o meno"



La squadra che ti ha tentato di più? Cosa ti ha più ferito in questi mesi?

"Non lo dirò mai, non è giusto fare leva sulle offerte. Ce ne sono state diverse, alcune anche affascinanti e che ti levano il sonno per due-tre notti. Ma i nomi li avete fatti tanti voi, non è giusto farne. Ho sentito anche ex giocatori che se ne sono usciti con i miei problemi extracalcistici. Le cose che mi hanno ferito sono quelle uscite dalle bocche delle persone a cui tengo, mi sono informato più di quanto la gente pensi, anche attraverso i social network"

Il rinnovo rappresenta anche uno spot per il calcio italiano, visoto che sei un pilastro  della Nazionale che ha scelto di restare in Italia?



"Ho sempre rispettato chi è andato via, non capisco chi parla di gente come Mexes e Aquilani come dei traditori. Ho fatto una scelta al di là del patriottismo e del mio amore per il calcio italiano"

Pensi che ci sia spazio per questa Roma per arrivare subito in alto, magari al terzo posto?

"E' quello che spero, credo che l'obiettivo sia arrivare sopra Lazio, Inter e Udinese, squadre raggiungibili. Il terzo posto sarebbe un grande risultato e ci spero"

Ti hanno cercato anche squadre italiane? 

"Si, mi hanno cercato e nonostante fosse un onore per me ho sempre risposoto che sarebbero state l'ultima scelta, anche per un discorso di rispetto. Poi naturalmente, se non si fosse trovato l'accordo con una squadra estera..... Si è parlato di quello che la società pensava riguardo l'importanza che avevo per la squadra, c'era fiducia nei miei confronti e volgiono che sia più importante e repsonsabile, ma non si sono mai soffermati sulle mie caratteristiche"

Favorevole a una pausa invernale?

"Il buon senso deve essere la cosa più utile. Io sono molto più affascinato dalle partite di domenica pomeriggio, ma capisco che i contratti debbano essere pagati anche con i soldi delle tv. Almeno un periodo in cui le partite vengano giocate alle tre credo sia anche più intelligente"

Cosa non ti ha convinto dei progetti delle altre squadre?

"Mi convincevano, eccome (ride, ndr). Volevo ringraziare tutte le persone che si sono espresse nei miei confronti. L'importante è che mi ha convinto il progetto della Roma, è tutta un'altra storia"

Hai firmato senza clausole. Tra due-tre anni, se fosse la Roma a dire che non fai più parte del progetto?

"Ci può stare, certo mi devono cacciare via. L'eta passa e il fisico può avere problemi, ma non è facile parlare di cose che accadranno tra tre anni. Il parassita a Roma non lo posso fare"

Il ruolo di Pallotta?

"Mi ha fatto una buona impressione, è una persona ambiziosa, vuol vincere anche qui e non è venuto a perdere tempo. E' anche simpatico, sapete tutti cosa ha fatto (ride, ndr). E' stato lo stesso quando ho parlato con DiBenedetto. Ma per il grosso della trattavia va dato atto a Baldini, e , hanno un merito più grande. Ho letto l'intervista di Pallotta, ha fatto una battuta spiritosa. E' stato convincente, ma c'è stata gente che si è impegnata per convincermi"